Era a spasso per la stazione di Terni con la moglie e i due figli come, apparentemente, un normale padre di famiglia, peccato che nel passeggino della più piccola, all’interno del materassino, avesse nascosto quasi tre etti di marijuana: è così che è finito in manette un nigeriano di 25 anni – residente con la famiglia a Rieti e in Italia come richiedente asilo – fermato mercoledì dagli agenti della 3° sezione della squadra mobile, durante l’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal questore Antonino Messineo.
I fatti
Ad insospettire i poliziotti l’atteggiamento nervoso del giovane, mentre si avviava a prendere il treno per Rieti. Fermata tutta la famiglie per un controllo, l’uomo ha risposto alle domande degli agenti in maniera non precisa e con sofferenza. È allora scattato un controllo più accurato e dal passeggino è spuntato fuori un grosso involucro, contenente la droga, poi sequestrata. Il giovane, con un precedente per ricettazione, venerdì mattina è stato giudicato con rito direttissimo di fronte al tribunale di Terni. Assistito dall’avvocato Francesco Mattiangeli, ha patteggiato una pena di un anno di reclusione – sospesa e con remissione in libertà – con il giudice che ha contestualmente disposto la misura del divieto di ritorno per tre anni nel comune di Terni. La moglie, anche lei nigeriana, è invece risultata estranea ai fatti.
