Terni, Dup e polemiche «Niente unitarietà»

Gentiletti (Senso Civico) attacca: «Sceneggiate politiche e confusione confermano inaffidabilità della maggioranza»

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Oltre sei ore di discussione in consiglio comunale – prima parte sul bilancio di previsione 2019-2021 – martedì  a Terni e in tarda serata l’approvazione del Documento unico di programmazione 2019-2023. A distanza di due giorni il consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti entra in tackle sulla maggioranza: «Neanche l’approvazione del Dup è riuscito a dare quella unitarietà di azione amministrativa che da troppo manca alla giunta Latini».

LA DISCUSSIONE SUL DUP

La divisione

Gentiletti mette in evidenza le «sceneggiate politiche e la confusione che confermano l’inaffidabilità della maggioranza. In aula abbiamo assistito a un vero e proprio diktat politico di un consigliere nei confronti della maggioranza. Terni Civica ha preteso un emendamento pleonastico al Dup, che lo stesso assessore ai lavori pubblici ha definito simbolico. Su Vocabolo Staino, il giorno dopo, il gruppo di Forza Italia si è di fatto dissociato, parlando di protagonismo e di ricerca di visibilità del proponente. La notizia di una collocazione di un parcheggio a vocabolo Staino a servizio dell’ospedale equivale a confermare per i prossimi vent’anni l’attuale sede del ‘Santa Maria’, annullando così ogni tentativo di realizzare una nuova struttura a Maratta. Sul commercio le associazioni di categoria insistono dall’inizio della consiliatura nel richiedere una conferenza programmatica: l’unica cosa che ha saputo fare l’assessore al commercio è stata quella di aprire il dibattito sulla apertura della Ztl, trovando una forte opposizione persino dentro l’esecutivo del sindaco. Nessuna proposta di rivitalizzazione del commercio cittadino è stata avanzata dall’amministrazione comunale».

La voce

Altri argomenti in ballo: «Sul sociale assistiamo – prosegue Gentiletti – al protagonismo dell’assessore al welfare che, a dispetto della presunta anima sociale della Lega, gestisce in solitaria la delega, aprendo ogni giorno nuovi scontri con le famiglie dei disabili. Una situazione imbarazzante per la stessa maggioranza che non a caso ha dovuto approvare più emendamenti al sociale per mitigare l’azione del suo assessore. Chiediamo al sindaco ancora una volta di svolgere la funzione di primo cittadino, così come hanno chiesto di fare gli elettori. Attendiamo, insieme a tanti ternani, di sentire la sua voce e di prendere quei provvedimenti necessari per ricondurre la sua giunta ad un’unica direzione amministrativa».

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