Terni, ‘falsi d’autore’: assolta commerciante

Nel suo negozio aveva venduto profumi ritenuti ‘contraffatti’ da Finanza e Procura. Ma per il tribunale ‘il fatto non sussiste’

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Hanno acquistato e rivenduto – la prima come grossista e la seconda come dettagliante, titolare di un piccolo negozio di cartaria a Terni – profumi non originali, noti come ‘falsi d’autore’, recanti però i marchi di alcune grandi case come Christian Dior, Calvin Klein, Chanel e via dicendo. Per questo le due, entrambe donne – la prima originaria di Viterbo e la seconda di Terni – per ricettazione e commercio di prodotti falsi.

Uno dei profumi sequestrati

Indagine e sequestri Il tutto era scaturito da un’indagine della Guardia di finanza che nell’estate del 2014 aveva portato al sequestro di 73 confezioni di profumi solo apparentemente autentici. E in effetti le fragranze e soprattutto il prezzo (5 euro) non erano certo in linea con le grandi marche esibite sulle scatole finite in commercio. Potrebbero essere stati questi aspetti, l’evidente riconoscibilità dei ‘falsi d’autore’, ad aver spinto il tribunale di Terni ad assolvere le due, lunedì, perché ‘il fatto non sussiste’.

Possibile ricorso La commerciante ternana era difesa dall’avvocato Francesco Mattiangeli mentre delle varie parti offese citate dalla procura, l’azienda L’Oréal aveva inteso costituirsi parte civile. Per quest’ultima resta aperta la strada dell’appello se la procura di Terni dovesse presentare ricorso contro la sentenza. In aula il pm aveva chiesto la condanna delle due a sei mesi di reclusione ciascuna.

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