Terni, famiglia-pusher: carcere per due

Dopo il blitz antidroga dei carabinieri a Gabelletta, la 46enne del Marocco va ai domiciliari mentre restano ‘dentro’ il figlio e il compagno

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Il colonnello Capasso (al centro) con il luogotenente Pacetti (a destra)

Restano in carcere due dei tre componenti della cosiddetta ‘famiglia dello spaccio’, residente in una palazzina popolare fra Gabelletta e Campomaggiore, arrestata lunedì dai carabinieri della Compagnia di Terni al termine di un’articolata indagine andata avanti per mesi.

Interrogatorio di garanzia A seguito dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto mercoledì pomeriggio in tribunale, il gip Federico Bona Galvagno ha disposto gli arresti domiciliari per la 46enne del Marocco mentre ha confermato il carcere per il figlio 23enne e per il compagno, 36enne di origini siciliane. La donna e il figlio hanno risposto, pur limitatamente, alle domande poste dal gip, mentre l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Presente all’interrogatorio di garanzia anche il pm titolare dell’indagine, Marco Stramaglia, e gli avvocati Massimo Proietti – per conto del 36enne siciliano – e Valentino Viali che difende la 46enne marocchina e suo figlio. Gli stessi legali potrebbero appellarsi successivamente al Riesame per ottenere un’attenuazione delle misure applicate dal gip.

Il tenente colonnello Petronio ed il maggiore Allegretti

Le accuse Secondo gli inquirenti i tre avrebbero messo in piedi una fiorente attività di smercio di stupefacenti – cocaina, marijuana e hashish – nei pressi della propria abitazione ma anche nel centro di Terni, avvalendosi di diversi ‘collaboratori’. Nel contesto dell’indagine sono cinque, in totale, le persone arrestate e sette quelle denunciate. Sequestrati complessivamente stupefacenti per un valore stimato di 5 mila euro. I tre sono accusati di spaccio ed estorsione in concorso, con il secondo reato ipotizzato in ragione dei ‘metodi’ che i tre avrebbero usato per riscuotere dai clienti le somme dovute, visto che la droga veniva ceduta anche ‘a credito’.

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