Terni, ‘Fiat Autonomy’: pista nel degrado

La denuncia è del ‘Malfatti’: abbandonato il circuito per far conseguire la patente alle persone con handicap

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Cancelli aperti, ma opera incompiuta in stato di degrado e abbandono. Questa la denuncia del centro studi politica e sociali ‘Malfatti’ sulla pista ‘Fiat Autonomy’, il circuito per l’esercitazione di persone disabili al fine di poter far conseguire loro la patente. L’iniziativa fu lanciata e promossa nel 2003.

Degrado e abbandono È Vittorio Emanuele Pettorossi del centro studi ‘Malfatti’ ad alzare la voce sullo stato della pista: «Finalmente, dopo tanti anni di annunci e investimenti pubblici, abbandono e degrado, ‘Fiat Autonomy’ ha aperto i cancelli, ma ancora c’è il totale degrado, abbandono, ed è evidente lo sperpero di denaro pubblico, in quanto investito in modo improduttivo. Lasciare i cancelli aperti favorisce anche eventuali ladri. Tutto pieno di sporcizia e la vegetazione è stata tagliata solo attorno alla pista, mentre avvolge la palazzina in un grazioso ‘abbraccio verde’».

Utilità sociale Pettorossi evidenzia in special modo il valore sociale del circuito: «Ad anni dalla nostra segnalazione i lavori non sono terminati, anzi, ripresi, quando invece è fondamentale il completamento per tutte quelle persone invalide che vogliano conseguire la patente. La sua realizzazione è soprattutto di valore sociale e per tale motivo la nostra città dovrebbe favorire l’abbattimento delle barriere e non solo quelle materiali, ma anche morali e psicologiche. Quest’opera – chiude Pettorossi – favorirebbe e migliorerebbe l’esistenza delle persone con problematiche».

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