Due anni di reclusione ciascuno oltre a 400 euro di multa: questa la pena inflitta dal tribunale di Terni in composizione monocratica – giudice Francesco Maria Vincenzoni – a due uomini originari di Roma, già noti alle forze dell’ordine, di 56 e 52 anni. Nel 2016 i due erano stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Terni a seguito di un’indagine incentrata su alcuni furti di autovetture presso concessionarie della zona di Terni e di Narni. I due si presentavano ben vestiti, chiedendo di poter visionare un’auto – solitamente Mercedes – poi, una volta a bordo, sostituivano le chiavi impossessandosi di quelle che gli avrebbero consentito di rubare il veicolo in un secondo momento, quando la situazione lo avrebbe consentito.
Il passo falso
Nell’ultimo colpo tentato prima dell’arresto, i due erano stati scoperti da un impiegato di un’autoconcessionaria ternana che, prima di vederli allonanarsi, era riuscito ad appuntarsi la targa della loro macchina. Poi l’indagine-lampo e l’arresto da parte dei militari dell’Arma. Nel procedimento penale figurano tre parti civili, ovvero altrettante concessionarie – assistite dagli avvocati Marco Gabriele ed Emanuela Spirito – si sono viste riconoscere provvisionali per complessivi 9 mila euro, oltre ai risarcimenti da stabilire in sede civile.