Terni, giallo pozzi Ast: «Forniti dati parziali»

L’assessore comunale all’ambiente, Emilio Giacchetti: «Nessun occhio di riguardo, né penalizzazione »

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La decisione e la contro decisione del Comune di Terni – con in mezzo la minaccia di ThyssenKrupp Ast, comunicata verbalmente ai sindacati, di fermare lo stabilimento – sui pozzi che sarebbero (o non sarebbero) contaminati da Cromo esavalente e altri veleni vari, ha scatenato una ridda di polemiche.

Emilio Giacchetti

Emilio Giacchetti

Il Comune L’assessore Emilio Giacchetti prova a mettere ordine, visto che tra la prima e la seconda ordinanza ci sono differenze sostanziali: «Nessun occhio di riguardo, né penalizzazione, nei confronti di Ast, l’azienda più rilevante e strategica per il territorio, per l’amministrazione comunale quello che conta è il rispetto delle norme e la tutela della salute dei cittadini. Nessuna contraddizione nell’operato del Comune, abbiamo agito di volta in volta seguendo i dati al momento a disposizione».

La storia Poi l’assessore ricostruisce la vicenda: «L’Arpa ha comunicato i risultati dei campionamento delle acque di falda dell’area degli stabilimenti dell’Ast, confermando un quadro di contaminazione. I dati pervenuti erano riferiti ai punti di prelevamenti fissati da protocollo. Sempre l’Arpa suggeriva un’ordinanza contingibile ed urgente che vieti l’uso delle acque a scopo domestico, irriguo, igienico, sanitario nonché idropotabili, in attesa di ulteriori approfondimenti. Il Comune si è attivato prontamente, seguendo anche in questa vicenda i principi di trasparenza, tutela della salute, di precauzione».

La comunicazione Nelle ore susseguenti all’ordinanza, dice ancora Giacchetti, «Ast ha fatto sapere che i due pozzi utilizzati per gli usi potabili all’interno dello stabilimento erano a norma. Pozzi che non rientravano nella prima comunicazione di Arpa in quanto i punti di campionamento sono, da protocollo, altri. Il rispetto dei valori è stato confermato da Arpa. A questo punto il Comune di Terni ha preso atto della meglio delineata situazione e ha escluso dal divieto i due pozzi risultati a norma. Anche in questo caso un’azione coerente e rispettosa delle notizie in possesso».

L’ambiente L’assessore Giacchetti conclude ribadendo «la linea di attenzione massima, da parte dell’amministrazione comunale, ai temi ambientali, come già dimostrato nelle vicende dei suoli inquinati nelle aree di Prisciano e Maratta, negli impianti di termodistruzione, nelle risorse idriche. Nello specifico il Comune chiede un approfondimento della vicenda delle risorse idriche che rientrano nell’area Ast e nelle immediate vicinanze, anche per capire meglio per quali motivi ci siano attingimenti interessati da contaminazioni ed altri non. Una richiesta legittima che è propria di tutti i soggetti interessati, dagli utilizzatori di quelle risorse, alle associazioni ambientalistiche, alla città nel suo complesso. Una richiesta della quale l’amministrazione comunale non solo si fa portavoce ma esercita rigoroso controllo e vigilanza».

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