Terni, gli ‘scorci’ di vita di Gabriella Maino

La mostra ‘Passo dopo passo’ allestita nelle sale di palazzo Montani Leoni, sede della fondazione Carit, fino al 10 gennaio

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Palazzo Montani Leoni a Terni, sede della fondazione Carit, da anni apre le sue porte al pubblico per vari eventi, che si susseguono durante tutto l’arco dell’anno. Dalla presentazione di saggi storici alle rappresentazioni musicali, fino alle numerose mostre di arte antica, moderna e contemporanea, in cui vengono esposte opere di artisti locali, italiani ed europei. Giovedì pomeriggio, nelle sale del palazzo, è stata inaugurata la personale dell’artista di adozione ternana, Gabriella Maino, ‘Passo dopo passo’.

Paolo Cicchini e Mario Fornaci

Paolo Cicchini e Mario Fornaci

La fondazione Carit «Un’attenzione particolare, negli anni, è stata rivolta dalla Fondazione agli artisti contemporanei del territorio – ha spiegato il presidente Mario Fornaci – nella convinzione che la loro professionalità, riconosciuta e apprezzata, possa costituire un merito per la nostra terra da far conoscere, valorizzare e divulgare più ampiamente». È per questo motivo che la fondazione Carit, nello svolgimento della propria attività istituzionale, ha inteso realizzare la personale di Gabriella Maino. «L’artista ha perfezionato e raffinato la sua pittura, partecipando a master e a concorsi nazionali e internazionali, frequentando gli studi di importanti artisti con i quali ha saputo relazionarsi, maturando una costante e maggiore consapevolezza del suo dipingere».

La mostra di Gabriella Maino

La mostra di Gabriella Maino

Quarantatré opere selezionate Con un approccio discreto e riservato la Maino ha oggi raggiunto una collezione di tutto riguardo. Il critico d’arte Paolo Cicchini e Maurella Eleonori, curatori della mostra, hanno selezionato per la rassegna a palazzo Montani Leoni quarantatré delle sue opere. «Gabriella Maino – è intervenuto Paolo Cicchini – è pittrice di ampi spazi, case di periferia strette tra una cornice di cielo e specchi d’acqua sui quali si riflettono mura segnate nell’intonaco da vapori di secoli. Gabbiani che volano liberi nell’aria verso difficili approdi, scorci di case antiche con le finestre ad arco e stradine che si inerpicano dentro a vicoli che rimandano echi di nostalgia per un lontanissimo passato».

Uno scatto durante l'inaugurazione

Uno scatto durante l’inaugurazione

La mostra Gabriella Maino si avvale nelle sue opere «di un sapiente impianto disegnativo, stemperato da una luce di evocazione impressionista calata dalla sensibilità dell’artista – ha concluso il critico d’arte – su un universo di immagini che paiono uscite dalla lampada magica di un nostalgico Aladino». Attraverso immagini di borghi e città, strade e vicoli, case e scene di quotidianità, volti e personaggi, tratteggiati con veridicità fotografica e con tecnica pittorica contemporanea, la mostra di Gabriella Maino rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2016, tutti i venerdì, sabato e domenica con orario 11-13 e 17-19.

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