Terni, il caos su canili e adozioni non si ferma

Commissione fiume per ascoltare Giannelli e Tognarini della Usl 2 sulla proposta FdI. L’alert di Nannurelli: «Denunce, avvisi di garanzia e problemi per chiunque sia stato coinvolto»

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di S.F.

La commissione

Caos politico e tecnico sulla proposta a firma FdI per la modifica del regolamento sulla tutela e la difesa degli animali, si va avanti senza freni. Lunga – convocazione fino alle 19.30 – ed a tratti surreale II commissione consiliare nel pomeriggio di giovedì per le audizioni di Roberto Giannelli e Samuele Tognarini, rispettivamente della sanità animale e dirigente Usl Umbria 2: diverse le criticità sollevate in merito al testo presentato che, a stretto giro, sarà girato ai due per le correzioni del caso. Ma la battaglia è di stampo politico più che altro. Tirata in ballo – suo malgrado, difficile pensare che si sia divertita nel bailamme generale – anche la segretaria generale Noemi Spagna Musso.

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TERNI E LE AREE CANI: POCHE QUELLE IN REGOLA

I numeri citati

Le critiche, i temi ed i numeri

Tognarini in particolar modo ha elencato tutte le criticità riscontrate – in aula anche l’assessore Cristiano Ceccotti e il funzionario tecnico Federico Nannurelli, più alcune rappresentanti delle associazioni come ad esempio Donna Giuliana Odv – negli articoli. Argomenti citati? La difesa del patrimonio zootecnico che non spetta al Comune, la consulta del benessere animale, le contraddizioni sul parere delle associazioni, la separazione tra adozione ed affido, l’acceso ai cimiteri, varie irregolarità, i richiedenti che devono avere la maggiore età, le adozioni a distanza e la differenza tra i cani di proprietà ed i randagi per il percorso da seguire. Tutto ciò in un intervento di circa mezz’ora. «Non discuto ciò che il Comune intende realizzare con il gestore (il mirino è su Colleluna), ma ognuno deve lavorare per le proprie competenze. Fuori da questa soluzione si innescano meccanismi che non portano a ‘canili moderni’. Canile aperto? Non è uno zoo», il messaggio lanciato. C’è un bel po’ da verificare in sintesi. Sponda esecutivo, Ceccotti ha dato i numeri dal 2019 al 2022: «Abbiamo contenuto i costi del 35% passando da oltre 800 mila euro a 530 mila a livelli di costi e spese accertate. Siamo passati dai 504 cani del 2019 ai 344 del 2022, con 63 adozioni».

LA PROPOSTA DI DELIBERA: LE MODIFICHE – DOCUMENTO

Giannelli e Tognarini

Presa d’atto e polemiche

Patrizia Braghiroli (FdI, la più vivace sul tema tra i suoi) si è difesa: «Un incontro con la Usl costruttivo, prendiamo atto di ciò che è stato detto. Alcuni aspetti non sono stati modificati ma erano già presenti nella normativa regionale. Non li chiamerei aspetti di contrasto ma di dettaglio. Il regolamento tende soprattutto a specificare il divieto di adozione fuori regione: si deve valutare sulla buona o cattiva adozione ed i controlli si possono fare. Ritengo che magari ci possa essere anche un danno erariale agendo così ma ho notato che Lei non ha obiettato – il riferimento è a Tognarini, ndr – su questo. Open day e canile aperto? Non credo sia una fonte di stress per gli animali». Mirino anche sulle cure farmacologiche. Emanuele Fiorini (Gruppo Misto) al solito è lapidario: «Fate ridere i polli», l’attacco a FdI per l’insistenza sul tema. «Voglio vedere il bando di gara per i canili, rinviare tutto alla prossima consiliatura». Niente da fare perché la Spagna Musso fa presente che si tratta di un’audizione: «Non si può interrompere». Lucia Dominici (FI) in tackle sulla Pepegna: «La presidente della commissione stabilisce l’ordine del giorno. Mi auguro che ci sia la stessa veemenza nel parlare di Treofan, Tct e neuropsichiatria, temi da portare a termine subito. E ho qualche dubbio sul fatto che questo testo si possa applicare», ha puntualizzato dopo aver ascoltato la Usl Umbria 2. «Se la trasformiamo in battaglia politica non se ne esce, è sbagliato il modus operandi». Sfida tra donne.

TERNI, PROBLEMI AL CANILE: QUATTRO DENUNCE

Ceccotti e Nannurelli

La sintesi del caos: denunce, avvisi di garanzia e guai

Alla fine a descrivere in sintesi il contesto è Nannurelli: «Purtroppo devo segnalare che l’ambito della gestione dei canili è molto conflittuale. Credo che la situazione di Terni non ci sia altrove. In dodici anni che faccio questo lavoro, mi sono trovato sempre in mezzo a continue schermaglie e scontri tra fazioni diverse. Abbiamo cercato sempre di essere superpartes per evitare problemi di carattere giudiziario, arrivano denunce con costanza. Chi se ne è occupato negli ultimi venti anni, dirigenti e funzionari negli ultimi vent’anni, hanno collezionato avvisi di garanzia proprio a causa di questa situazione così complessa e conflittuale. Ho sempre auspicato in una forma di condivisione dei rapporti ma non ci siamo mai riusciti. E non so nemmeno come fare a risolvere». Più che eloquente. Invio alla Usl Umbria 2 della proposta di modifica in formato Word ed aggiornamento in vista. Improbabile che avverrà in un clima tranquillo.

 

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