Terni: «Il M5S e la politica dei due forni»

Dal segretario provinciale di Forza Italia un appello e una provocazione ai grillini

Condividi questo articolo su

di Sergio Bruschini
Segretario provinciale Forza Italia Terni

Le schermaglie a cui abbiamo assistito in comune a Terni, ma in modo particolare in Regione da parte del Movimento 5 Stelle, ci pongono di fronte a 2 quesiti.

Uno ci dimostra una stizzita e risoluta risposta quasi liberatoria, dura, quasi catartica. Ciò a nostro parere non aiuta il dibattito e la crescita nella città per una buona politica. L’altra è invece la riflessione analitica sulla situazione politica e sul ruolo di un opposizione che dovrebbe contribuire invece complessivamente a mandar a casa chi ci ha sempre amministrato..

Partendo dall’assunto che ‘il nemico del mio nemico è mio amico’, si presuppone che il M5S dovrebbe porsi non in contrasto perenne con l’opposizione, ma trovare argomenti ove è possibile il confronto e condivisione nel comune obbiettivo.

Comprendiamo che la forza primigenia del movimento è quella di esser …puro …e/o evitare ogni contaminazione, ma questo atteggiamento non potrà a nostro avviso durare in eterno salvo divenire sterile catarsi di tutto e tutti e/o aspirare magari allora si spiegherebbe, esser da solo maggioranza assoluta.

Ormai suppongo che il primo momento sia da archiviare, valendo l’aspirazione, ambiziosa, ma comprensibile di esser maggioranza assoluta, dimostrato dai risultati, ciò non è attuabile e/o praticabile, crediamo quindi che il M5S debba invece convergere su iniziative comuni e/o comunque atte a scardinare il sistema di potere di chi amministra da sempre.

In questo contesto Forza Italia il centro destra nel suo insieme non vuole assolutamente né contaminare, né cercare alleanze ad ogni costo, ma almeno sperare che il terreno nel quale si opera sia quello di contrasto al Pd e ai suoi alleati.

Qui non capiamo invece alcune scelte operate sia in consiglio comunale a Terni sia in Regione da parte del movimento. A Terni i Grillini infatti finiscono per allearsi con il Pd e in Regione iniziano con il solito sparare a zero al consigliere di Forza Italia.
Non dobbiamo certo difendere Raffaele Nevi, lo sa fare da solo ed anche bene, ma ci aspettiamo – come lo stesso Raffaele ha detto – di confrontarsi con il M5s sulla politica e sulle azioni amministrative non ci sarebbe invece niente di nuovo, ma desueto, stantio, continuare con il solito metodo degli attacchi personali, della denigrazione, esportando e/o reiterando una vecchia stagione che deve passare agli archivi e costruire dai fatti una possibile nuova Regione con una nuova opportunità di esser amministrata dopo 40 anni da un’altra formazione politica.

Riteniamo che, come dice Liberati e vogliamo crederci, il suo ruolo, la sua preparazione rappresenterà qualcosa di diverso, su questo allora ci prepariamo e speriamo che ci sia uno, scontro-incontro, sui temi che interessano i cittadini e possibilmente su una sinergia per scardinare il sistema di potere del Pd.

Ecco allora il se il Pd…’è l avversario comune’ mal si concilia usare da parte del M5S la vecchissima politica dei due forni, cercare sponda in questo stesso partito che si vorrebbe o dovrebbe insieme mandare a casa.

Ciò detto concludo con la riflessione ovvia: la maggioranza assoluta del M5S ormai è da archiviare come detto, e/o si opera insieme a scardinare questa amministrazione e/o non si è A meno che il M5S pensi ad una variabile terza, ad un alleanza con gli stessi che oggi gestiscono il potere e pensare di cambiare da dentro il sistema.

Una possibilità, ma che vi assicuriamo non funzionerà: altri in passato ci hanno provato e sono stati fagocitati. Il dibattito è aperto non ci sottraiamo alla competizione. Buon lavoro.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli