Terni, il pampepato vuole il marchio Igp

Flamini (Camera di commercio): «Crediamo che lo sviluppo del territorio passi anche da la valorizzazione dei prodotti tipici»

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Il percorso è tracciato e la Camera di commercio di Terni informa che «si è tenuto l’incontro di approfondimento per la certificazione Igp (Indicazione geografica protetta) del pampepato ternano, che sarebbe il primo prodotto della nostra provincia a fregiarsi del riconosciuto marchio europeo».

L’iter L’incontro promosso dalla stessa Camera di Commercio insieme a Confartigianato Imprese Terni, ha visto la partecipazione della Regione Umbria e del Parco Tecnologico 3A, «che hanno illustrato ai produttori presenti, l’importanza sia per le imprese in termini di riconoscibilità del prodotto e di aumento delle vendite a livello nazionale e internazionale, sia per il territorio attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici». La Camera di commercio, si è proposta come cabina di regia dell’iter certificativo che coinvolge la Regione Umbria, il Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e infine la Commissione Europea. La Confartigianato si è resa disponibile nel coordinamento alla creazione del gruppo di produttori (pasticcerie e forni) che, come previsto dall’ultimo decreto ministeriale, una volta costituito formalmente con atto notarile, sarà il soggetto che presenterà la domanda di certificazione.

Flamini «Crediamo che lo sviluppo del territorio passi anche da la valorizzazione dei prodotti tipici – dice il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini – e quindi intendiamo sostenere la qualificazione del prodotto ternano per eccellenza: il pampepato, con una certificazione riconosciuta a livello mondiale come l’Igp. Sappiamo che sarà un percorso lungo, ma crediamo che il territorio ternano e il suo pampepato debba essere valorizzato, conosciuto, venduto e assaporato in tutto il mondo. Auspico che questo progetto coinvolga il maggior numero di produttori possibile, grazie anche al supporto delle loro associazioni di rappresentanza. La Camera di commercio crede molto in questa opportunità, tanto da aver deciso di sostenere buona parte degli oneri economici dell’operazione, che diventa quindi molto vantaggioso per le imprese».

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