Terni, il PD si interroga «Sì a confronto vero»

L’ex segretario comunale Andrea Delli Guanti, replica al capogruppo in consiglio comunale Andrea Cavicchioli: «Si rimuova ogni chiusura, paura o indecisione»

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Andrea Delli Guanti

di Andrea Delli Guanti
Ex segretario comunale del PD di Terni

Prendendo spunto dalle riflessioni del capogruppo PD in consiglio comunale Andrea Cavicchioli, mi sento di dare un contributo raccogliendone lo spirito costruttivo e condividendo l’urgenza di un confronto su alcuni temi decisivi per il futuro della nostra comunità e per il rafforzamento del suo ruolo nelle dinamiche regionali e, prima ancora, del centro Italia.

In questa chiave appare condivisibile la riflessione sulla “connessione” della nostra città in termini logistici e di trasporto e ancor più, mi sento di aggiungere, la necessità di una visione regionale in materia che non dimentichi nessuna parte dell’Umbria e definisca una volta per tutte quali siano gli assi strategici su cui puntare; partendo dalla considerazione che merita il polo tecnologico e produttivo indiscusso della nostra regione, ovvero Terni.

Alle riflessioni di Cavicchioli su Università e Ricerca invece mi sento di aggiungerne una più ampia sulla cultura nella nostra città.

Abbiamo assistito al ritorno di Umbria Jazz nei luoghi in cui tutto ebbe inizio quasi quaranta anni fa e dobbiamo dimostrare ora di essere in grado di raccogliere e valorizzare questo evento come abbrivio per una nuova stagione culturale in cui si sciolgano alcuni nodi annosi come il Verdi (è finita l’era degli annunci e si passi ai fatti!) e si riesca a dare nuova linfa ad istituzioni storiche come il Briccialdi.

Non si può immaginare Terni come capitale della cultura senza dare una casa e una palestra a una città che sempre si è dimostrata sensibile verso questi temi. Tutto ciò, però, non può prescindere da un punto e da uno sforzo condiviso.

Un dibattito così importante per il futuro non può limitarsi al contesto della costruttiva collaborazione fra Giunta e Maggioranza e agli impegni assunti dal Sindaco con l’aggiornamento delle dichiarazioni programmatiche.

Il dibattito che ne dovrebbe scaturire è patrimonio comune e chi la guida politicamente e nelle istituzioni deve impegnarsi nel coinvolgere la città nelle sue diverse articolazioni e far percepire come essa sia tutt’altro che morente o rassegnata al suo declino.

C’è un’energia sotto uno strato di polvere che il Partito Democratico, come partito di maggioranza relativa, deve mettere a sistema perché lì risiede il suo futuro ed il suo ruolo.

Come molti di noi chiedono, dentro e fuori il PD, si apra un confronto inclusivo e partecipato e si rimuova ogni chiusura, paura o indecisione di cui la nostra città non ha bisogno.

 

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