Terni, in ospedale terapia piastrinica

Torna in servizio l’ambulatorio per la cura delle ulcere cutanee e si spera nell’autorizzazione per l’uso delle ‘staminali’

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Il servizio era sospeso da circa due anni, ma per rispondere alle esigenze di numerosi pazienti, al Centro trasfusionale del Santa Maria di Terni si riprende ad applicare il gel piastrinico per curare le ulcere cutanee di varia origine.

Augusto Scaccetti

Augusto Scaccetti

Scaccetti «Si tratta di una procedura non invasiva – spiega il direttore della Struttura complessa di immunoematologia e trasfusionale, Augusto Scaccetti – che prevede l’applicazione sulla piaga di un gel derivato dalle piastrine del paziente stesso o anche di un donatore, se il paziente non è in grado di utilizzare il proprio sangue. Attraverso questa applicazione le ferite guariscono più in fretta. Anche quelle piaghe croniche che persistono da mesi o anni rispondono nel 60/70% dei casi».

La riorganizzazione La riattivazione del servizio – è stata possibile grazie ad una riorganizzazione dell’organico e vedrà impegnato nella procedura direttamente il direttore della struttura coadiuvato da personale infermieristico e la procedura garantisce ottimi risultati nella ricostruzione dei tessuti, evitando che le lesioni si protraggano per anni con notevoli costi sociali. Il Centro è peraltro in attesa di ricevere l’autorizzazione per iniziare una procedura sperimentale che utilizzerà le cellule staminali del cordone ombelicale per produrre il gel piastrinico.

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