Terni, in vendita la palazzina Manni di piazza Tacito: fu l’abitazione di Bazzani

L’annuncio su un portale immobiliare, valore 900 mila euro. Il consigliere Rossi: «Ragionare su una parziale destinazione pubblica»

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di F.L.

Chiusa da anni e ormai in stato di abbandono, è alla ricerca di una nuova vita la palazzina Manni, la villa primi ‘900 all’angolo tra viale Battisti e piazza Tacito. L’annuncio di vendita è stato pubblicato recentemente su un famoso sito internet di inserzioni immobiliari: 900 metri quadri di superficie, suddivisi in 26 stanze, per un richiesta economica di 900 mila euro. Una cifra tutt’altro che irrilevante, soprattutto di questi tempi, ma evidentemente ponderata alle dimensioni e al valore storico-architettonico dell’edificio.

Le caratteristiche

Realizzato all’inizio del secolo scorso da Cesare Bazzani su incarico di Enrico Manni, l’immobile – sempre di proprietà della famiglia Manni – fu anche l’abitazione del noto architetto. Si sviluppa su tre livelli fuori terra e un piano interrato, dispone di cinque accessi, due carrabili e tre pedonali, oltre un’autorimessa all’interno del giardino privato al piano terra. Tra le particolarità, una vetrata liberty originale, che dà luce all’androne a doppia altezza, con l’elegante scala in marmo e il ballatoio dal quale si accede alle camere da letto. Altre vetrate liberty originali sono poste dietro le finestre del piano rialzato, La casa – che per lunghi anni ha ospitato un negozio di ottica e più recentemente, nel 2016, è stata il set di parte delle riprese del film ‘In arte Nino’, con Elio Germano – presenta inoltre esternamente, su tutti i lati, dei fregi massonici.

Un pezzo di storia dell’architettura moderna

La pubblicazione dell’annuncio di vendita, rimbalzato anche sui social, ha avuto l’effetto di aprire, da parte di alcuni cittadini, una riflessione e un dibattito sulle sorti dell’edificio. Sul punto – sollecitato da un utente che ha proposto un interessamento del Comune – è intervenuto anche il consigliere comunale di Terni Civica, Michele Rossi. Che parte da una premessa: «Bisognerebbe essere orgogliosamente consapevoli – dice – che Terni è nella storia dell’architettura moderna. Lo è grazie agli interventi di grandi maestri dell’architettura che qui hanno deciso di operare come ad esempio Cesare Bazzani, tra i più prolifici artefici dell’architettura pubblica italiana del primo Novecento, al quale dobbiamo molte delle nostre preziosità: basti pensare al monumentale complesso del palazzo della Provincia in piazza Tacito, all’elegante palazzina Alterocca in corso Tacito, al palazzo del Palasì! ex palazzo delle Poste, la chiesa di Sant’Antonio da Padova, l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato (Ipsia Sandro Pertini) in viale Brin, villa Fongoli nei pressi dell’ospedale e l’imponente centrale di Galleto poco prima della Cascata».

Michele Rossi

La proposta di Rossi (Terni Civica): una destinazione museale parziale

Nel caso della palazzina in piazza Tacito, sottolinea ancora Rossi, «è facile comprendere che l’amministrazione comunale per la situazione finanziaria in cui si trova non può certamente permettersi l’acquisto dell’immobile che al momento costa ben 900 mila euro». «Rimane impotente – continua – come lo era nel caso di Villa Palma o come lo è nel caso della famosa Villa Morandi che si affaccia sul primo grande salto della Cascata delle Marmore – da quello che so, ancora rimasta invenduta e per la quale sollecitai l’acquisto per realizzazione del museo dell’Opera della Cascata, poi realizzato da privati nel piano inferiore della scuola dei Campacci». Cosa potrebbe fare allora il Comune? «Potrebbe proporre alla proprietà, confidando nella sensibilità di quest’ultima – ipotizza ancora il consigliere comunale -, una destinazione museale anche parziale dell’immobile e per questo elaborare sinergicamente una progettualità di alto livello che possa concorrere a finanziamenti europei per nuove sedi museali. Va considerata in questo senso l’ipotesi di creare all’interno della palazzina Manni uno spazio espositivo, un centro di documentazione o un vero e proprio museo dedicato all’illustre architetto. Va ricordato che l’Archivio di Stato di Terni conserva un vastissimo fondo dedicato al Bazzani, con oltre 5.000 disegni tra progetti e schizzi, che nella villetta in piazza Tacito potrebbero trovare sistemazione». La speranza è che il possibile acquirente – consapevole del valore storico del bene, ed è quindi assai utile che se ne parli – «possa ragionare su una possibile anche parziale destinazione pubblica».

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