Terni: in via Garibaldi finisce la lunga storia di Belarducci. Chiude ‘L’Arcobaleno delle Stoffe’

Teresa, Natascia, Anna Maria e Catia chiudono e si godono il meritato risposo. Salutano e ringraziano tutti i loro clienti ormai amici

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di Francesca Torricelli

Anche l’ultimo pezzo del puzzle di una piccola parte di storia della città se ne va. A Terni chiude ‘L’Arcobaleno delle stoffe’, un tempo – ma ancora oggi conosciuto così da tutti – Belarducci, in via Garibaldi.

La storia

Era il 1983 quando Italo Belarducci avviò la sua attività, aprendo un negozio in stile grande magazzino. Al suo interno, stoffe, abbigliamento per adulti e bambini, giocattoli, maschere di carnevale e molto altro ancora. Possiamo dire che fu uno dei primi outlet della storia. Poi nel 2000 i signor Belarducci è venuto a mancare e l’attività è passata in mano al figlio che ha mantenuto il posto di Italo per 15 anni, fino alla fine del 2015, appunto, quando ha deciso di licenziare le commesse che lavoravano nella sua attività e chiudere.

Il cambiamento

Teresa, Natascia, Anna Maria e Catia, le quattro commesse storiche del negozio, però si sono guardate in faccia «e ci siamo dette che nonostante tutto in quel negozio avevamo passato gli anni più belli della nostra vita, eravamo affezionate ai clienti e viceversa, non potevamo pensare che finisse tutto così. Quindi abbiamo deciso di mettere in piedi una nostra società e di prendere in gestione il locale cambiandogli però nome. A maggio 2016 abbiamo aperto ‘L’arcobaleno delle stoffe’. Un’attività molto simile a quella della famiglia Belarducci, tanto che l’arredamento del locale non è mai cambiato, abbiamo però mantenuto soltanto le stoffe, i giocattoli, abiti e accessori di Carnevale, Halloween e Natale e la merceria a 360 gradi, togliendo l’abbigliamento».

La chiusura definitiva

Ora però Teresa, Natascia, Anna Maria e Catia hanno dovuto prendere una decisione comprensibile quanto da loro sofferta: «Iniziamo ad avere anche noi un bel po’ di anni di lavoro alle spalle, siamo stanche, abbiamo, chi per un verso chi per un altro, diversi problemi di salute e, inoltre, crediamo di meritarci – sorridono – anche di andare in pensione. Quindi abbiamo avviato il 14 settembre uno svuota tutto, con sconti sulla merce, per avere il tempo di vendere ciò che ci rimane, salutare i nostri affezionati clienti, ormai amici, e chiudere definitivamente il 14 dicembre». Cosa sarà dal prossimo anno di questo storico spazio commerciale spetta ai proprietari – che, da quello che ci dicono le quattro commesse, non sono ternani – deciderlo. 


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