Un vasto incendio boschivo è divampato venerdì pomeriggio nella zona compresa fra l’abitato di Cesi e Carsulae. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Terni con tre squadre per venire a capo della complessa situazione – anche a causa del vento che ha spinto l’estensione del rogo -, unitamente al Direttore delle operazioni di spegnimento (Dos) per il coordinamento dei mezzi aerei: due elicotteri e un Canadair che hanno operato fino al tramonto. Presenti anche la Protezione civile, la polizia di Stato, la polizia Locale ternana ed i carabinieri del comando provinciale di Terni a supporto delle operazioni. Il fumo è stato a lungo visibile a chilometri di distanza dalla zona dell’incendio, che ha lambito anche alcune abitazioni. Sono in corso indagini per capire se l’origine del rogo sia dolosa.
Aggiornamento ore 20 venerdì
I carabinieri forestali di Terni hanno fatto evacuare 18 persone che si trovavano nella zona di Sant’Erasmo: con la strada principale per raggiungere le zona coinvolta dalle fiamme, i 18 – nessuno di loro ha avuto problemi – sono stati fatti passare per la strada dell’Eremita.
Aggiornamento 21.15 venerdì
Con il sopraggiungere dell’oscurità, venerdì sera, sono terminati i lanci del Canadair e dei due elicotteri in azione, quello regionale e l’altro dell’Esercito Italiano. Sul posto – informa il comando provinciale di Terni del 115 – rimangono due squadre dei vigili del fuoco e una dell’Agenzia forestale regionale per il controllo e la bonifica dell’area, particolarmente impervia. Sabato mattina sarà valutata la situazione ed eventualmente la prosecuzione delle operazioni di spegnimento con mezzi aerei. L’incendio interessa il fitto sottobosco, difficile da raggiungere: le squadre del 115 monitorano la situazione ed intervengono dove possibile. Le abitazioni prossime alla zona interessata sono presidiate dai vigili del fuoco.
Aggiornamento ore 11 sabato
I vigili del fuoco di Terni parlano di «incendio in via di risoluzione». Sabato, fino a metà mattinata, sono stati effettuati circa 15 lanci d’acqua con l’elicottero regionale: intervento che, unito a quello delle squadre di terra dei vigili del fuoco, ha consentito di spegnere gli ultimi focolai. «Ora – spiegano dal 115 – la zona è in fase di bonifica e le persone fatte allontanare preventivamente, stanno rientrando nelle abitazioni».
Il sindaco di Terni ringrazia chi si è impegnato
«Intendo ringraziare pubblicamente tutti coloro che si sono impegnati per tenere sotto controllo il pericoloso incendio che si era sviluppato nei pressi di Cesi e rischiava di estendersi fino al centro abitato e sull’intera montagna». Così il sindaco di Terni, Leonardo Latini, in una nota diffusa sabato mattina. Nella giornata di venerdì il primo cittadino si è recato a Cesi per verificare la situazione di persona. «Ai vigili del fuoco, ai carabinieri forestali, alla nostra polizia Locale, ai guardaboschi, alla polizia di Stato e alla Guardia di finanza, alla Protezione Civile con i suoi volontari, ai miei assessori e a tutti coloro, anche privati cittadini o di associazioni come il Cai che hanno lavorato o collaborato per lo spegnimento e per aiutare le persone che erano rimaste isolate a Sant’Erasmo e a Torre Maggiore, va il mio plauso a nome dell’amministrazione comunale. Un ringraziamento particolare ai piloti dei Canadair e degli elicotteri che con il loro interventi numerosi e puntuali hanno contribuito in maniera determinante a tenere sotto controllo le fiamme». Il sindaco prosegue e lancia un appello: «Ora il pericolo è tutt’altro che alle spalle: ci aspettano giorni di grande caldo e il rischio incendi continua ad essere elevato. Nel nostro territorio comunale abbiamo ben 4 mila ettari di boschi che rappresentano un patrimonio enorme a livello ambientale e paesaggistico. Dobbiamo tutti farcene custodi, evitare comportamenti pericolosi e soprattutto segnalare prontamente qualsiasi avvisaglia d’incendio». Lo si può fare telefonando numero di emergenza unico europeo 112.