Terni, ipotesi vendita: «L’Asm non si tocca»

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil sul piede di guerra dopo l’ipotesi di cessione di una parte dell’azienda: «Subito incontro con il Comune»

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Un incontro urgente per capire le intenzioni del Comune di Terni sul futuro di Asm, dei suoi 350 lavoratori e delle loro famiglie: a chiederlo sono le segreterie regionali e provinciali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil che, insieme alla rsu aziendale, esprimono «grande rammarico e stupore per essere venute a conoscenza, attraverso la stampa, della posizione assunta dal sindaco di Terni in merito alla privatizzazione di una parte di Asm, posizione poi smentita dall’assessore al bilancio».

«Ignorati» «Nonostante le ripetute richieste di incontro inviate – affermano i tre sindacati in una nota -, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna convocazione, ciò in antitesi con quanto concordato nell’ultimo incontro svolto a seguito della delibera della giunta comunale sulle privatizzazione delle partecipate. Il Comune di Terni, attraverso il sindaco e l’assessore al bilancio, si era impegnato a convocarci per eventuali evoluzioni della situazione».

«No alla vendita» Sindacati e rsu esprimono «totale contrarietà ad una eventuale ipotesi di vendita che servirebbe solo ed esclusivamente per un breve e temporaneo risanamento del bilancio comunale, non portando alcun beneficio né per i dipendenti, né per la cittadinanza, né tanto meno per uno sviluppo dell’azienda da noi fortemente auspicato».

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