Terni, la ‘Liberazione’ rivissuta nei rifugi

Sabato 13 giugno visite guidate negli spazi dove la popolazione cercava riparo dai bombardamenti

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di Fra.Tor.

A Terni si riaprono le ‘porte’ dei rifugi antiaerei. Per ricordare l’anniversario della ‘Liberazione’ della città dal nazifascismo, sabato 13 giugno, sarà possibile visitare due dei rifugi antiaerei più significativi della città.

Due rifugi Il Comune di Terni, l’Isuc, il laboratorio Blob.Igc e il ‘Gruppo grotte Pipistrelli del Cai’, facendo seguito al Protocollo d’intesa ‘Terni sotterranea. Azioni per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ipogeo artificiale del ternano’, consentiranno di accedere al rifugio antiaereo di via Carrara e a quello di palazzo Morelli.

Il Protocollo d’intesa firmato un paio d’anni fa, prevede «lo studio, la tutela e la valorizzazione del vasto patrimonio ipogeo artificiale del nostro territorio, fra rifugi antiaerei, canali per usi irrigui e produttivi, acquedotti ed altre cavità artificiali che sono testimoniate dalle mappe catastali», spiega Gianni Bovini, collaboratore Isuc. «Il progetto comprende il censimento e la ‘valorizzazione’, dei rifugi antiaerei di Terni – secondo le carte conservate nell’archivio storico del Genio civile di Terni, nel 1943 furono censiti 81 rifugi pubblici, per una capacità totale di circa 12 mila persone – ma anche il Canale Nerino, realizzato a Pentima, in relazione all’insediamento della Fabbrica d’armi, le vasche di carico e le condotte forzate della centrale di Papigno o quelle dell’ex lanificio Gruber».

Le visite ai rifugi L’idea delle visite guidate nei rifugi ha mosso i primi passi «nel giugno 2012 – dice Paolo Boccaccini del ‘Gruppo grotte Pipistrelli del Cai’ – quando, per ricordare i bombardamenti aerei subiti dalla città durante il secondo conflitto mondiale, organizzammo una giornata di visita ai rifugi antiaerei della città e di discussione sul tema della Terni sotterranea». Grazie alle visite «si può studiare l’aspetto umano della guerra, quello della protezione dagli attacchi nemici. Cosa accedeva quando suonava l’allarme? Come si nascondevano e proteggevano le famiglie nei rifugi?».

Le prenotazioni Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, sabato 13 giugno sarà possibile visitare i due rifugi antiaerei dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, prenotandosi entro giovedì 11 giugno con una telefonata allo 0744.431314 o scrivendo a [email protected], specificando eventuale preferenza di orario.

La mostra fotografica

La mostra fotografica

La mostra fotografica Inoltre, dall’8 al 13 giugno, presso la Bct, sarà possibile visitare la mostra fotografica ‘Rifugi di guerra’, realizzata dal ‘Gruppo grotte Pipistrelli del Cai’ con le immagini di alcuni dei numerosi rifugi antiaerei ancora presenti nel sottosuolo della città.

L’altro lato della guerra Queste iniziative, secondo l’assessore alla cultura del Comune di Terni, Giorgio Armillei, «consentono di vedere la guerra da un altro punto di vista, togliendo per un po’ la visione politica di quel periodo storico. Si può andare in contatto diretto con gli elementi di vita quotidiana della gente, ricostruendo e analizzando le strategie difensive per la protezione. Elementi, purtroppo, troppo spesso trascurati».

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