Terni: «La Sii incassa somme non dovute»

L’associazione Codici, attraverso l’avvocato Longarini, va all’attacco del Servizio Idrico: «Aperta un’istruttoria. Dimissioni in blocco»

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di Massimo Longarini
Avvocato – Associazione Codici (Centro per i diritti del cittadino)

L’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino avvisa tutti gli utenti del SII – Servizio Idrico Integrato. Tra le tante voci volutamente oscure della bolletta c’è quella del volume di acqua impegnato. Si invita a controllare con attenzione perché da quella voce dipende gran parte dell’importo delle bollette degli utenti. Se è stato dichiarato (spesso senza saperlo) di avere un consumo medio annuo di 180 metri cubi (uno sproposito), gli utenti avranno dei costi fissi altissimi anche se il consumo annuo di acqua fosse notevolmente inferiore.

Naturalmente il SII – Servizio Idrico Integrato non lo fa notare e continua ad incassare somme non dovute. Risulta inoltre a questa associazione che l’appalto è scaduto il 31/12/2014 e che di conseguenza, il SII non abbia legittimazione a riscuotere le tariffe. Il Garante per l’Energia Elettrica ed il Gas ha già preso contatti con l’associazione ed ha avviato un’istruttoria a riguardo. L’associazione ha comunque chiesto le dimissioni del Presidente e del Direttore del Sii – Servizio Idrico Integrato e del Sindaco di Terni oltre a richiedere il doveroso intervento del Prefetto.

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