A lanciare l’allarme sono le segreterie provinciali di Fim Cisl e Fiom Cgil, che «valutano con grande preoccupazione la situazione determinatasi dopo gli incontri e la presentazione del piano industriale 2016/2018 da parte di Vipal».
I tagli Perché l’azienda di Ferentillo prevede un ulteriore diminuzione del personale (13 unità, sulle 36 che operano attualmente nel sito di Ferentillo, già depotenziato nel 2014 con il licenziamento di 7 lavoratori). «Da parte dell’azienda – dicono i sindacati – si è ritenuto di procedere con atti e iniziative unilaterali che rischiano di pregiudicare ogni possibilità di prosieguo del confronto su: cassa integrazione ordinaria, annunci di dismissioni di attività produttive e modifiche al piano industriale».
«Azienda ostile» Si tratta, secondo Fim e Fiom, «di atti e iniziative assolutamente inaccettabili. La proprietà della Vipal è chiamata a far cessare l’escalation di atteggiamenti di ostilità verso il sindacato ed i lavoratori che al sindacato si rivolgono. Ciò che serve, al contrario, è la ripresa del confronto e il ripristino di relazioni improntate alla logica del negoziato e della trattativa, obiettivi sui quali dichiariamo la nostra disponibilità».
Gepafin I sindacati, poi, chiedono «a tutti gli azionisti di Vipal, in modo particolare la Gepafin, di non sostenere tale piano che prevede di nuovo come soluzione i licenziamenti. Il territorio Ternano è drammaticamente colpito da pesanti processi di ristrutturazione e cessazione delle attività produttive da parte di tante aziende che, dal punto di vista industriale, lo stanno desertificando producendo drammi sociali che rischiano di divenire insanabili». E chiedono «una convocazione a Vipal ed a tutti i soggetti interessati per verificare gli strumenti e le azioni da porre in essere utili a sviluppare un piano industriale che tenga conto anche delle ricadute occupazionali oltre che del futuro aziendale».
La Vipal L’azienda è nata oltre 25 anni fa, opera nel settore della carpenteria leggera per hardware meccanico nei comparti elettrici e elettronici. Nel 2007 ha esordito nel settore ascensoristico. Attualmente gestisce due siti: quello di Ferentillo, dove operano 36 addetti e quello di Milano, con altri 16.