Enrico Melasecche
di Enrico Melasecche
Lista civica ‘I love Terni’
Dispiace continuare a mettere in risalto le cento, le mille cose che non vanno a Terni ma come si fa a rimanere inerti di fronte al menefreghismo ormai imperante di questa amministrazione? Sono ormai decine e decine i cittadini che animano gruppi di sensibilità civica come Retake e come quello di Cardeto, il cui impegno è veramente apprezzabile, soprattutto nel portare alla luce la trascuratezza che regna in città ma che, di certo, non possono sostituire quello pubblico.
Il caso in esame riguarda l’abbandono completo di tutta l’area verde che fu realizzata venti anni fa trasformando la vecchia Via della Rinascita, allora bitumata alla meno peggio, nel parcheggio più bello e funzionale di Terni quello che ormai molti chiamano S. Francesco e che ha valorizzato non solo Piazza Dalmazia e gli edifici circostanti ma l’intero centro storico cittadino.
L’area si estende dall’Arco di Porta S. Angelo a Via Nazario Sauro. Una nuova passeggiata che si anima periodicamente con mostre ed iniziative molto partecipate. Un arredo di prim’ordine, panchine e muretti in travertino curatissimo, porfido a terra, una fontana oggi quasi sempre vuota ed un canale che dovrebbe far defluire l’acqua verso una cascatella, incastonata nel vuoto che dà luce al parcheggio sottostante, a lato dell’Arco restaurato di Porta S.Angelo.
Una illuminazione che favorisce l’osservazione delle antiche mura urbiche riportate alla luce dagli scavi in un complesso caratterizzato da una eleganza particolare cui conferisce una vivibilità, inusitata al centro di Terni, l’estesa macchia di verde, prato, arbusti ed alberelli. Nel complesso un vero e proprio fiore all’occhiello della Terni che a metá anni ’90 riprese a credere in se stessa.
Ebbene la manutenzione è assegnata all’ATC che incassa notevoli proventi dal parcheggio e che avrebbe dovuto provvedere alla irrigazione, alla sostituzione e potatura delle essenze, alla funzionalità degli impianti idraulici, alla cura delle parti lapidee, della fontana, ecc. con il Comune che doveva controllare e richiamare l’ATC ai propri doveri.
Mai controllore e controllato hanno tradito il proprio ruolo come nel caso in esame, con un danno notevole anche in termini economici. Copertine in travertino divelte, scritte ovunque, ma la cosa che fa più male sono gli alberi ormai secchi a decine e decine, probabilmente a causa della irrigazione che non funziona. Le essenze arboree sembrano tanti scheletri a rischio caduta quindi pericolosi ma questa giunta preferisce tagliare gli alberi sani e le bellissime siepi di oleandri in fiore piuttosto che utilizzare quelle risorse per sostituire qui i moltissimi esemplari non più in vita e mantenere una delle più belle aree a disposizione dei cittadini che sia mia stata realizzata dal Comune.
