Terni, Mario Finocchio: l’ultimo triste saluto

Lunedì si sono svolti i funerali del ‘mastro fonditore’: tanta gente e tanti messaggi di commiato per un uomo che resterà nella storia della città

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C’erano le istituzioni, tanti ex colleghi e – soprattutto – tanta gente, lunedì mattina nella chiesa di SanPaolo a Terni, per dare l’ultimo saluto a Mario Finocchio (il ‘mastro fonditore’, come lo ha definito Walter Patalocco nel corsivo per umbriaOn) scomparso a 85 anni nella giornata di sabato.

Mario Finocchio

I ricordi In molti hanno voluto ricordare Mario Finocchio: «Le tue capacità tecniche, grazie anche e non solo all’obelisco, sono ormai da anni davanti agli occhi di tutti, io però – scrive un ternano – ti ricorderò per la tua simpatia, la tua semplicità, le tue grandi doti umane e la gran voglia di fare che ti ha accompagnato fino agli ultimi giorni», mentre una giovane donna gli fa eco: «Già mi manchi. Ciao Mario, grazie per quello che ci hai insegnato, per aver creduto nelle radici della nostra città, per aver lottato per tutto ciò che è memoria, lavoro, sentimenti buoni e per l’amore che hai saputo donarci». E ancora, un’altra donna: «Terni perde un pezzo della sua storia, e anche del suo futuro. Non si vede da nessuna parte, infatti, terreno adatto a coltivare quella caparbietà di piegare la materia a furia di inventiva e lavoro che Mario Finocchio ci lascia in eredità. Ciao, Mario, e che il riposo non ti pesi troppo».

Le donazioni Per espressa richiesta della famiglia, al funerale non c’erano molti fiori: la moglie, i figli ed i parenti, infatti, avevano chiesto delle donazioni all’Associazione umbra per la lotta contro il cancro.

 

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