Terni, maturità 2022: «Si rincorre una normalità di cui non c’è traccia da 2 anni»

La lettera degli studenti maturandi di una scuola superiore cittadina: «Le ultime comunicazioni del Miur hanno creato disagio»

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli studenti maturandi di una scuola superiore di Terni

Abbiamo pensato di scrivere per dare voce al disagio che la bozza delle ultime comunicazioni del Miur ha generato in noi e, più in generale, nell’intera comunità studentesca. In primo luogo vorremmo sfatare il mito della serenità degli studenti riguardo la condizione scolastica attuale. Le normative ministeriali hanno generato una situazione piuttosto caotica che i presidi si sono ritrovati a fronteggiare e tutto ciò ha influenzato profondamente noi studenti, sia dal punto di vista didattico, sia dal punto di vista psicologico.

Maturità 2022, tornano le due prove scritte

In particolar modo l’incertezza e l’imprevedibilità sono state fonte di disorientamento e sconforto non irrilevanti. In aggiunta, gli attuali maturandi sono quelli che hanno potuto usufruire in modo ancora più limitato delle lezioni in presenza (complessivamente quasi 2 anni sono stati passati in DaD), trovandosi costretti a svolgere il programma didattico con numerosissime interruzioni.

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La scarsa continuità, quindi, ha inficiato sulla preparazione necessaria per acquisire le competenze e le conoscenze per affrontare adeguatamente un esame di Stato così strutturato. Si tratta infatti di prove che non valorizzano il percorso svolto dagli studenti negli ultimi anni, in parte focalizzato sulla preparazione per un esame diverso. Infatti, fino a pochissimi giorni fa le comunicazioni indicavano sempre, seppure in modo molto incerto, un esame formato da un maxi-orale, eventualmente accompagnato da un tema di italiano.

In conclusione, vorremmo che le nostre preoccupazioni venissero ascoltate e ritenute importanti in quanto dirette testimonianze di chi, nonostante abbia vissuto in assoluto più tempo a distanza, si trova ora con la prospettiva di un esame nettamente più difficile degli anni precedenti. Agli studenti sembra, in questo modo, che si voglia rincorrere a tutti i costi una normalità di cui però, in questi ultimi anni, non c’è stata traccia.

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