Terni: «Mio padre su un lettino in pronto soccorso da domenica»

La signora Anna Rita racconta: «Nelle sue condizioni ci sono almeno altri cinquanta pazienti. Andrò dal direttore generale»

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di Fra.Tor.

«Sono disperata, e come me altre circa cinquanta famiglie che da giorni hanno i propri cari costretti su lettini, barelle e sedie del pronto soccorso di Terni». Piange la signora Anna Rita, mentre racconta cosa sta vivendo suo padre 90enne, da domenica 22 ottobre.

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Reparti chiusi e pazienti in pronto soccorso

«Da giugno – racconta Anna Rita – è la terza volta che mi trovo costretta a portare mio padre al pronto soccorso. Soffre di una grave diverticolite che, se non curata al meglio, purtroppo ha delle ricadute. L’ultima volta che l’ho riportato a casa dall’ospedale era la fine di settembre e ora siamo di nuovo qua. Con la flebo di antibiotico, è ricoverato da domenica su un lettino al pronto soccorso e come lui ho contato altre circa cinquanta persone. Imbestialita, sono andata a parlare con infermieri e medici che, poverini, non hanno assolutamente nessuna colpa e fanno un lavoro egregio nonostante siano costretti ad operare in condizioni da terzo mondo. Mi hanno risposto che alcuni reparti sono stati chiusi per mancanza di personale e quindi i pazienti non possono essere ricoverati e devono necessariamente curarli in pronto soccorso».

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«Avvisato il sindaco, andrò dal direttore dell’ospedale»

Per Anna Rita «è una cosa scandalosa. Io ho 65 anni e non ricordo mai una situazione simile nel nostro ospedale che era un centro d’eccellenza. Come sia stato ridotto in queste condizioni io non mi capacito. Mi è stato consigliato di rivolgermi direttamente al direttore generale: bene, sarà la prima cosa che farò mercoledì mattina. Intanto ho fatto presente la situazione all’ufficio del sindaco Bandecchi, mi auguro che venga lui stesso, il prima possibile, a controllare di persona in che condizione sono i suoi cittadini».

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