Terni, partecipate: «No decadenza automatica. Befani l’unico a rimettere il mandato»

Breve confronto sui nuovi indirizzi per le designazioni in enti, aziende e società. A breve va in scadenza Minucci di FarmaciaTerni

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di S.F.

Via la decadenza automatica in caso di cessazione anticipata del sindaco. Questo il tema principale – l’unica novità di rilievo della proposta di delibera per il consiglio – trattato giovedì mattina in III commissione consiliare in merito agli indirizzi generali per le nomine e designazioni di rappresentanti del Comune di Terni in enti, aziende, società e istituzioni di competenza del sindaco: la richiesta di delucidazioni non sono mancate su questo fronte considerando che a stretto giro si dovrà mettere mano a FarmaciaTerni.

I NUOVI INDIRIZZI PER LE NOMINE NELLE PARTECIPATE

Corridore e Bernocco

Il vincolo

L’atto è stato scritto dal dirigente agli affari istituzionali Cataldo Renato Bernocco ed è lui ad aver introdotto il tema: «La competenza è del consiglio e il documento è ampiamente emendabile, ci siamo limitati ad individuare i casi già previsti dalla legge». Molto breve. Ci hanno pensato i consiglieri ad allargare il dibattito, in primis con Orlando Masselli (FdI): «Si evince che, rispetto al passato, c’è la modifica del vincolo legato al sindaco. Depennato in delibera. Che volontà c’è? Ritengo che l’eventuale fine anticipata della consiliatura debba portare alla modifica delle linee guida». Interventi anche di Valdimiro Orsini (Terni Masselli Sindaco) e Francesco Filipponi (PD): «Il sindaco nei 45 giorni iniziali – le parole di quest’ultimo – avrebbe potuto sostituire nelle partecipate ma ciò non è avvenuto. La prima che va in scadenza è FarmaciaTerni con l’approvazione del consuntivo 2023, ad aprile. Ed è una scelta politica il fatto di togliere la decadenza in caso di fine consiliatura». Su coniugi e parenti fino al 3° grado – impossibilità di nomina – tutto invariato per ora.

IL PRECEDENTO ATTO: 2018-2023
LA PROPOSTA PER IL 2023-2028 (.PDF)

L’avvocato Minucci è a capo di FarmaciaTerni

Via libera. I tentativi a vuoto

Per l’esecutivo Bandecchi è intervenuto il vicesindaco Riccardo Corridore: «Questione parentela? Tutto confermato. Anzi, vorremmo estendere fino al sesto grado ed ai consiglieri». Poi il nodo cessazione rispetto alla carica del sindaco: «Credo non sia possibile legarlo per normativa, inoltre come ha detto Filipponi c’è lo ‘spoil system’ nei primi 45 giorni. Dal punto di vista etico dico che si dovrebbe rimettere il mandato quando c’è un cambio, ma non possiamo prevedere la decadenza automatica. Carlo Befani di Umbria Energy lo rimise subito, fu l’unico. E poi è stato confermato. Gli altri sono stati sollecitati, ma non è accaduto. Va bene. Per quel che ci riguarda non ci saranno designazioni anche per parenti di quarto e quinto grado». Breve replica di Masselli (che ha annunciato una verifica a livello normativo), intervento del capogruppo AP Guido Verdecchia e chiusa la questione in meno di venti minuti. Vedremo lunedì in consiglio.

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