Terni: «Non esiste nessun caso Asm»

Per l’assessore al bilancio, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, il decreto del tribunale che impone al Comune di pagare 5,5 milioni è già superato

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Il ‘caso Asm’? Per l’assessore al bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, praticamente non esiste. O, meglio, secondo lui è già risolto e, quindi, il decreto ingiuntivo da cinque milioni e mezzo emesso dal tribunale di Terni – su richiesta di Asm e Cns – non avrà effetti pratici.

La polemica La notizia della decisione del tribunale, pubblicata da umbriaOn, aveva provocato una durissima presa di posizione del consigliere comunale Enrico Melasecche (I love Terni), che aveva lanciato pesanti accuse nei confronti dello stesso assessore. Ma lui glissa.

 

Vittorio Piacenti D'Ubaldi

Vittorio Piacenti D’Ubaldi

L’assessore «Non intendo rispondere all’ennesima provocazione del Consigliere Melasecche – dice Piacenti D’Ubaldi – in quanto nulla aggiunge a quanto da lui dichiarato nei giorni scorsi. Intendo però precisare che in merito alla notizia del decreto ingiuntivo dell’Asm di 5,5 milioni di euro trattasi di debiti commerciali per la gestione del ciclo dei rifiuti regolarmente iscritti in bilancio che in parte sono stati già pagati e che per la differenza saranno pagati sulla base di una dilazione già concordata con l’azienda. Non si tratta quindi di presunti debiti fuori bilancio o altro ma di fatture emesse, regolarmente impegnate e che saranno saldate mediante una dilazione concordata. La riconciliazione crediti-debiti tra Comune e Asm è pressochè conclusa, così come ampiamente illustrato nel corso delle ripetute audizioni del sottoscritto e dei vertici dell’azienda in terza commissione».

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