Terni, operaio morto: spunta un pickup

Nicola Colella, il 54enne che ha perso la vita ad Avigliano Umbro, sarebbe stato schiacciato contro una ringhiera da un grosso cavo di acciaio trascinato da un automezzo

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di F.T.

Assume i contorni del giallo, il tragico episodio che venerdì mattina, ad Avigliano Umbro (Terni), è costato la vita a Nicola Colella un operaio di 54 anni originario di Frignano (Caserta) – padre di quattro figli uno dei quali, una ragazza, si sarebbe dovuta sposare domenica – che stava eseguendo lavori di manutenzione sulla linea telefonica in via Silone.

avigliano-umbro-operaio-morto-1Il giallo Che ci fosse qualcosa di strano era apparso chiaro fin dai minuti immediatamente successivi alla tragedia, tanto che era subito emerso il dubbio relativo alla dinamica dei fatti. I sanitari della Croce Rossa di Avigliano avevano comunque tentato di trasportalo al pronto soccorso del Santa Maria di Terni, ma le gravissime ferite riportate non gli avevano dato scampo: Nicola Colella era deceduto prima di giungere al nosocomio.

infortunio-mortale-sul-lavoro-avigliano-umbro-30-settembre-2016-1L’ipotesi Quella che sta prendendo sempre più corpo, però, è un’ipotesi diversa rispetto a quella dell’incidente legato solo al tipo di lavoro che l’operaio stava svolgendo – l’uomo, dipendente della ditta Co.Ge.Pa. era impegnato nella sostituzione, per conto di Telecom Italia, di alcuni pali della linea telefonica – e si trovava insieme ad un giovane collega che non ha assistito direttamente all’accaduto, ma che ha dato immediatamente l’allarme.

avigliano-umbro-operaio-morto-5L’inchiesta Sul posto, infatti, si sono portati il pm Marco Stramaglia e il comandante dei carabinieri della Compagnia di Amelia, Michele Basilio, perché i rilievi svolti dagli agenti della polizia municipale di Avigliano e dai carabinieri della stazione di Montecastrilli – che hanno allertato anche Usl e Ispettorato del lavoro – indicavano una possibilità diversa dalla possibile ‘caduta dall’alto’ e anzi portavano a pensare che ad uccidere l’operaio potesse essere stata la ‘frustata’ ricevuta da un grosso cavo di acciaio.

avigliano-umbro-operaio-morto-4Un’auto coinvolta E la ricostruzione dei fatti in corso farebbe emergere un’ipotesi agghiacciante: Nicola Colella e il collega, infatti, avrebbero agganciato uno dei pali a cui stavano lavorando, ad un altro, sul lato opposto della strada, accanto ad una casa la cui recinzione risulta danneggiata e a ridosso della quale è stato trovato il corpo dell’operaio. Lasciando il cavo in terra, sulla strada, in attesa di utilizzarlo per congiungere i due pali.

Il luogo della tragedia

Il luogo della tragedia

La frustata Mentre il collega si allontanava e Nicola Colella si trovava accanto alla recinzione, sarebbe passato un automezzo che potrebbe aver agganciato il cavo d’acciaio, sollevandolo da terra, mettendolo in tensione fino a colpire lo sfortunato operaio e schiacciarlo contro la ringhiera della casa e provocandogli quelle ferite mortali – un fortissimo trauma addominale, la lesione della milza ed una grave emorragia interna – che erano subito apparse non compatibili con l’ipotesi della caduta.

L’indagine Il mezzo coinvolto nel drammatico episodio sarebbe stato già individuato dagli inquirenti e – da quanto appreso – il conducente, un uomo della zona, non si sarebbe accorto del cavo. Di certo c’è invece che subito dopo si è fermato per sincerarsi delle condizioni del poveretto. Saranno l’autopsia – fissata per martedì – e gli accertamenti tecnici disposti dal pm Marco Stramaglia a chiarire tutti i dettagli della tragedia. Da valutare, infine, anche l’eventuale presenza della segnaletica relativa all’intervento di manutenzione in corso. Le verifiche vedranno in campo anche l’Ispettorato del lavoro.

Il sindaco di Avigliano Umbro Luciano Conti

Il sindaco di Avigliano Umbro Luciano Conti

Il sindaco «È sconcertante come ancora una volta ci si ritrovi di fronte al dramma delle morti sul lavoro». Queste le parole del sindaco di Avigliano Umbro, Luciano Conti. «Nonostante gli sforzi e le battaglie per sconfiggere la piaga delle morti bianche purtroppo siamo costretti a registrare un’altra vittima. Non è mai troppo l’impegno per migliorare la sicurezza ed è meglio, in generale, guadagnare qualcosa in meno che piangere vite umane». Il sindaco ha anche espresso, a nome dell’amministrazione e della comunità di Avigliano Umbro, «la vicinanza alla famiglia dell’operaio».

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