Terni, palaDiVittorio: «Stato di abbandono»

Tabellone, sporcizia e luci non funzionanti, Raffaele Basile (Ternana futsal) torna alla carica: «Gravi disservizi per pubblico e tesserati. Brutta figura per la città»

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Palazzetto DiVittorio, Raffaele Basile e l’amministrazione comunale, nuova ‘puntata’ della non perfetta liaison tra la Ternana femminile e palazzo Spada. Il numero uno della società di via Campania torna alla carica sui vari problemi che riguardano la struttura dove giocano le rossoverdi.

Raffaele Basile

I problemi Al cospetto del Montesilvano tabellone non funzionante. Ma non è l’unica questione aperta: «Riguardo allo stato di abbandono – le parole dell’amministratore unico delle rossoverdi – in cui verte la struttura del DiVittorio e ai vari problemi di tabellone elettronico, sporcizia, luci non funzionanti all’esterno e all’interno e altri disservizi non siamo in grado di fare più di quello che abbiamo fatto fino a ora, ovvero trovare soluzioni temporanee a nostro carico e costo come il tabellone e i nostri magazzinieri che puliscono da soli campo e spogliatoi nelle ore prima della partita».

PROBLEMI DI SPORCIZIA VICINO AL PALAZZETTO

Il palaDiVittorio

Realtà e rassegnazione «Siamo semplici clienti – contesta Basile – a cui viene affittato a ore il palazzetto. Abbiamo proposto più volte e da più anni di affidarci la gestione perché interessati a investire sulla struttura, ma avendo trovato sempre secchi no e muri innalzati non possiamo che constatare la realtà delle cose. Lo stato di abbandono del palasport DiVittorio con conseguenti gravi disservizi per pubblico e tesserati, fa solo fare una bruttissima figura alla città di Terni che milita nel campionato di serie A femminile. Sappiamo dello stato di dissesto finanziario dell’amministrazione comunale cittadina e quindi anche per questo siamo da più mesi rassegnati al peggio, da società e da cittadini. Abbiamo sempre proposto soluzioni, ma non abbiamo mai avuto risposte. Speriamo solo che come spesso accade nel nostro paese non si debba aspettare un particolare evento negativo per poi piangere sul latte versato».

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