Terni: palpeggia le alunne nei corridoi. Condannato bidello di una scuola media

L’uomo, 62 anni, era accusato di violenza sessuale. Numerosi gli episodi avvenuti fra settembre e dicembre del 2021

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di F.T.

Aspettava che uscissero dal bagno, poi le ‘pedinava’ lungo il corridoio e, prima che rientrassero in classe, metteva in atto i suoi intenti turpi e morbosi. Non solo pesanti apprezzamenti – «che bel c. con quei pantaloni», «hai il c. più bello dell’istituto», «guarda che chiappe che c’hai», «sicuramente farai felice il tuo fidanzato» – ma anche palpeggiamenti repentini e ripetuti. Questi i fatti che hanno fatto finire a processo un ex bidello 62enne di Terni, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di quattro alunne di una scuola media alla prima periferia della città che, al tempo dei fatti, collocati fra settembre e dicembre del 2021, avevano 12 anni di età. L’uomo è stato condannato dal tribunale di Terni in composizione collegiale – presidente Simona Tordelli – a due anni di reclusione. La sospensione della pena scatterà se il 62enne seguirà un percorso riabilitativo di carattere psicologico da concordare con l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna. Percorso che dovrà essere definito, monitorato e completato, altrimenti per lui potrebbero spalancarsi le porte del carcere. In aula il tribunale ha inteso accogliere la linea della procura – le indagini erano state coordinate dal pm Marco Stramaglia ed eseguite dalla polizia di Stato – che ha chiesto una condanna di poco superiore ai tre anni. La pena stabilita ha tenuto conto della prevalenza delle circostanze attenuanti generiche sulle tre aggravanti contestate al 62enne, che ha sempre presenziato alle udienze – il processo si è svolto senza parti civili – ed è stato sentito in aula dai giudici del collegio. L’appello, in ogni caso, appare scontato. Circa le accuse, il bidello – ora non più operativo e da qualche tempo in malattia – oltre ai triviali apprezzamenti, avrebbe palpeggiato tre delle quattro studentesse in decine di occasioni, toccando loro il sedere e in un caso anche il seno, mentre per una quarta persona offesa è stato contestato un singolo episodio di palpeggiamento. Fatti tali da configurare il reato di violenza sessuale. Il tutto era avvenuto all’interno della scuola media di Terni in cui svolgeva da tempo l’incarico di collaboratore e dove la fiducia nel suo operato era massima. Una fiducia tradita nel modo peggiore.

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