Non si tratta dell’unico elemento di degrado del quartiere di San Giovanni e, anche se l’erba circostante è stata recentemente tagliata, quel chiosco – da tempo chiuso – rappresenta una ferita aperta per chi ha a cuore le sorti della zona, la sua socialità, ma anche dal punto di vista del decoro, della sicurezza e dell’igiene. A giudicare dallo stato in cui si trova.
Situazione precaria
Parliamo dell’ex chiosco bar dei giardinetti di San Giovanni, a due passi dalla rotatoria di piazzale Senio e dai centro commerciali di Cospea. L’edificio, di proprietà comunale, presenta le criticità tipiche delle strutture abbandonate ma accessibili, di fatto, a chiunque. All’interno, rifiuti di ogni tipo, bottiglie, segni di bivacchi. Facile immaginare che sia un riparo per soggetti sbandati e poco raccomandabili. Il bagno che si trova sul retro, ancora più accessibile, rende bene l’idea del degrado profondo che caratterizza l’area, un tempo luogo di eventi, serate estive e ritrovo per tanti cittadini della zona. Su ciò che si trova all’interno, meglio lasciar parlare le fotografie che, più di ogni parola, danno la misura dell’abbandono e della situazione igienico sanitaria a dir poco precaria.
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«Ordinanza possessoria»
Il tema-parco – e quindi chiosco – è stato affrontato giovedì mattina nel corso della conferenza stampa tenuta in Comune dagli assessori Enrico Melasecche e Benedetta Salvati. «Circa il parco – ha detto il primo – ricordo quando 20 anni fa ci fu una petizione per installare vari giochi e gonfiabili. Nel tempo è andata avanti una situazione che ha finito purtroppo per degradarsi. Quell’area – ha spiegato Melasecche – è di proprietà comunale e va liberata, ne torneremo in possesso per riqualificarla». Federico Nannurelli, funzionario comunale, ha confermato parlando di «un’ordinanza possessoria» emessa rispetto all’area, proprio nei giorni scorsi. Qualcosa insomma si muove.