Terni, parte la caccia ma senza ‘guardie’

Il 1° settembre altri 4 agenti della Provinciale lasceranno il Corpo. Azzerato il nucleo speciale che ha indagato su Ast e discariche

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Proprio in concomitanza con l’avvio della stagione venatoria – uno dei momenti più importanti per le attività del Corpo – la Polizia provinciale di Terni perde altri pezzi e, di fatto, viene azzerato il Nucleo operativo speciale per l’ambiente (Nos) che dal 2004, su precisa scelta dell’ente, vigilava su reati e violazioni ambientali.

Via in quattro Dal 1° settembre altri quattro agenti – tre sottufficiali di livello ‘C’ e un funzionario ‘D’ – lasceranno gli uffici di palazzo Bazzani. I primi andranno a rimpolpare l’organico della polizia municipale di Terni mentre il quarto, una donna, assumerà un nuovo incarico nell’ambito degli uffici giudiziari, probabilmente presso i Monopoli di Stato. Il tutto, come detto, dal 1° settembre: una delle tre date (insieme al 4 e all’11 settembre) di pre-apertura della caccia che prenderà ufficialmente il via il 18 settembre. Lo scorso 1° agosto un altro agente sottufficiale della ‘Provinciale’ aveva lasciato l’incarico, transitando al Centro per l’Impiego.

E la caccia? L’attività preventiva e repressiva in ambito di caccia e pesca rappresenta la tradizione del ‘Corpo’, da sempre impegnato in controlli capillari su tutto il territorio all’inizio e durante la stagione venatoria. Quest’anno, per forza di cose, ci sarà un’organizzazione diversa da parte delle forze dell’ordine, stante il ‘buco’ che si è venuto a creare con lo svuotamento della Polizia provinciale. La preoccupazione riguarda però soprattutto la dispersione di conoscenze e competenze in capo agli agenti che per anni, e a 360 gradi, si sono occupati di questo ambito, contrastando illeciti di ogni tipo e bracconaggio.

Nuove norme sulla pesca Fra l’altro dal 25 agosto è entrata in vigore la nuova normativa relativa alla pesca sportiva che introduce alcune fattispecie di rilevanza penale per la pesca di frodo. Un aggiornamento che nasce anche dall’esigenza di porre fine a ‘mattanze’ che impoveriscono i corsi d’acqua ed i bacini interni, con grandi quantità di pescato che finiscono direttamente sui mercati esteri, soprattutto dell’est Europa. Stante la mancanza di personale da parte della Polizia provinciale di Terni, specializzata in questo ambito, ora la contestazione degli eventuali illeciti – passaggio decisamente delicato – spetta anche alle Guardie Volontarie a cui viene richiesta una formazione ed un’attenzione sempre maggiori.

E il Nos? Il Nucleo operativo speciale per l’ambiente, fiore all’occhiello della ‘Provinciale’ per oltre dieci anni, alla luce dei trasferimenti non esiste più. O meglio, esiste formalmente e nelle funzioni – che nessuno si è preso la briga di cancellare – ma ad occuparsene sarà un solo agente sui cinque un tempo in organico. Un organismo che nel tempo ha svolto controlli ad ampio raggio, su centinaia di questioni delicate riguardanti anche le discariche del Comune e della Tk-Ast di vocabolo Valle, e utilizzato in più occasioni dalla Procura per indagini e approfondimenti. Di fatto cancellato.

Il futuro Oggi la Polizia provinciale conta una decina di unità su tutto il territorio. E la prospettiva è che presto altri agenti possano lasciare il Corpo, ad esempio per transitare in Provincia come impiegati ‘amministrativi’. Un organico destinato a ridursi ulteriormente, a differenza di quello di Perugia, fino ad una scomparsa che, a fronte del trend, non è difficile da prevedere.

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