Patto ‘San Valentino Land’ a Terni: gioco, sociale e animazione

Via libera al patto di collaborazione che vede protagonista l’Olympia Thyrus: mirino su progetti per dare vitalità al quartiere

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di S.F.

«Restituire alla comunità un ambiente che favorisca forme di aggregazione per il quartiere attraverso progettualità strutturate e condivise con la rete di associazioni presenti nel territorio ed i cittadini residenti». È questo l’obiettivo specifico di un patto di collaborazione che vede protagonista in prima battuta l’associazione sportiva dilettantistica Olympia Thyrus: il mirino è sulla ‘rianimazione’ della zona di San Valentino con focus particolare sul campo di calcio Sant’Efebo. Non una missione facile, ma il tentativo è lanciato.

L’accordo

A fine ottobre il campo sportivo è stato ‘riattivato’ grazie al lavoro della Ternana Rugby e dell’Olympia Thyrus. Ora c’è un passo in avanti che allarga il raggio d’azione: lo scopo del patto sono di sviluppare negli abitanti del quartiere «la consapevolezza che l’area deve essere concepita come bene comune e come tale deve essere rispettata dalla collettività; sostenere e valorizzare forme di aggregazione e di co-progettazione tra le varie realtà del territorio e soddisfare la domanda sociale rispettando il contesto paesaggistico e recuperando spazi pubblici per finalità sociali e sportive». Chi lo farà in concreto? La società con i propri volontari e altre realtà del territorio con specifiche competenze. 

Rigenerazione

Diverse le azioni previste nel piano. Si inizia dalla cura e dalla rigenerazione del campo con «interventi di ricarica dello strato di terra dello stesso, taglio dell’erba e della vegetazione infestante, messa in sicurezza deli arredi e delle attrezzature, mantenimento in efficienza dell’area, eliminazione di eventuale
materiale di risulta, in collaborazione con l’Asm». Quindi l’animazione sociale e sportiva della zona, l’organizzazione di attività sportive e sociali ed eventi per bambini. A firmare il documentono sono il presidente dell’associazione Sandro Corsi e la dirigente ad interim al welfare Donatella Accardo, mentre il cosiddetto ‘laboratorio permanente’ per il controllo dell’accordo vede coinvolti Laura Brignone, Federico Nannurelli, Emanuela Barbon e Marco Peciarolo.

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