Terni: «Pattuglie fisse nelle zone a rischio»

Il capogruppo Pd Andrea Cavicchioli ha presentato un atto di indirizzo sulla sicurezza: «Progetto attuabile con uno sforzo minimo»

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Presidi ‘stabili’ in alcune zone nevralgiche della città, per prevenire fatti come quello accaduto nella notte fra sabato e domenica in piazza Solferino, seguito dalla denuncia dei due autori dell’aggressione a calci e pugni ai danni di un 17enne ternano. La proposta – sotto forma di atto di indirizzo – è stata presentata durante il consiglio comunale di martedì dal capogruppo Pd Andrea Cavicchioli, che chiede «una presenza costante di pattuglie in tre o quattro aree cittadine, attraverso una collaborazione fra le varie forze dell’ordine».

L’atto «Tenendo conto degli atti già approvati e della necessità di dare risposte concrete all’esigenza di sicurezza – è scritto nell’atto – si impegna il sindaco a richiedere la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (tavolo istituito in prefettura, ndR) per adottare provvedimenti diretti ad assicurare presidi stabili delle forze dell’ordine nelle zone della città che presentano maggiori problematiche». Il tutto, comunque,  «tenendo conto della competenza ed efficienza delle forze dell’ordine per quanto riguarda la capacità repressiva, che mostra la possibilità di intervenire efficacemente anche sotto il profilo della prevenzione».

Pattuglie ‘fisse’ Interpellato, il capogruppo chiarisce più nel dettaglio la proposta: «Ci sono zone, come piazza Solferino, l’area della ‘movida’, quella della stazione, che potrebbero essere presidiate senza problemi dalle forze dell’ordine. Aree limitate che non necessitano di contingenti consistenti, ma dove la presenza costante di una pattuglia (il cui compito, per definizione, sarebbe quello di ‘perlustrare’, ndR) può far desistere eventuali malintenzionati dal compiere atti contrari alle legge e alla sicurezza pubblica». Per Cavicchioli, «non ci vuole tanto ad attuare un’azione del genere, sia per la validità delle nostre forze dell’ordine che per la loro capacità di coordinarsi. Si potrebbero alternare, attraverso dei turni, mantenendo però una presenza stabile in queste aree nevralgiche».

«Non fare finta di nulla» Un altro dei nodi legati al grave fatto di sabato notte, è quello del consumo dell’alcol. Anche in questo senso la richiesta, proveniente però dai cittadini, è di maggiori controlli da parte della polizia municipale – presso locali ed esercizi pubblici – mirati contro la somministrazione di alcolici a minorenni ed a persone in evidente stato di ebbrezza. «Tutti sanno quali sono i locali ‘a rischio’, quali presentano problematiche praticamente un giorno sì e l’altro pure – denuncia un cittadino -. Lasciarli fare, solo per evitare contenziosi o tensioni, è quanto di più sbagliato ci possa essere».

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