Polo nautico Piediluco, check della Mercalli

Terni, sopralluogo preliminare per sviluppo e progettazione dell’area: presente la soprintendente Mercalli e la Federcanottaggio

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Un sopralluogo preliminare per dare delucidazioni e valutare i progetti di sviluppo legati al polo nautico di Piediluco, oggetto di continua diatriba politica nell’ultimo anno. Si è svolto venerdì e ha avuto come ‘ospite’ una persona da tenere bene in considerazione – si possono scomodare diversi contesti, su tutti fontana di piazza Tacito e teatro Verdi – per le intenzioni dell’amministrazione comunale in quanto a progetti e lavori da portare avanti: la soprintendente dell’Umbria Marica Mercalli.

PIEDILUCO, IL CONFRONTO ROMANO

Presente anche la Regione

Insieme alla Mercalli anche l’architetto Serena Agresti, funzionaria del team – completato da Furelli, Ravignani, Roscini e Taddei – che si occupa del territorio ternano per i diversi ambiti. Un passaggio interlocutorio che ha coinvolto per diverse ore anche l’assessore regionale Enrico Melasecche e due esponenti della macchina amministrativa di palazzo Spada, Federico Nannurelli e Sergio Paragnani. Focus su tutto ciò che concerne lo sviluppo e la progettazione di sviluppo per il centro nautico di Piediluco, tema sul quale si sono già registrati dei forti ritardi e che necessita di particolare attenzione. D’altronde di vincoli non ne mancano in questa zona, anche – ad esempio – per il campo di regata ad hoc per ospitare gare internazionali.

RIQUALIFICAZIONE POLO PIEDILUCO, LO SCONTRO POLITICO

Il resoconto e l’altro progetto

In loco anche il segretario generale della Federazione italiana canottaggio Maurizio Leone con tecnici, progettisti e vari funzionari degli enti coinvolti. Si è parlaro anche di altro oltre al polo nautico: «Il secondo progetto – spiega Melasecche – esaminato, in fase di definizione, riguarda il project financing con un investimento di circa cinque milioni, presentato dall’imprenditore Giunio Marcangeli volto ad includere nel parco, realizzato venti anni fa con la perimetrazione della Cascata e l’introduzione della bigliettazione anche il lago di Piediluco, ancora sconosciuto ai più nonostante la sua incomparabile bellezza. Riparte quindi il progetto, ambizioso ed articolato, adombrato nel Documento unico di programmazione del Comune, con cui si consentirà ai turisti di raggiungere il belvedere superiore senza prendere le automobili o le navette ma di risalire in ascensore/cremagliera dal piazzale Byron ai Campacci; questa scelta faceva parte dell’iniziale progetto della giunta Ciaurro ma fu stralciato per mancanza di finanziamenti nonostante l’approvazione rilasciata a suo tempo dalla soprintendente Garibaldi. I turisti scenderebbero poi all’approdo nel cavo curiano realizzato circa 2300 anni fa dal Console romano Curio Dentato al di sotto della galleria, costituita dalla vegetazione che si unisce al centro dalle due sponde, e in battello risalirebbero il canale Drizzagno (autorizzazione assentita dalla Erg) per poi entrare nel lago di Piediluco e fermarsi nei vari porticcioli per visitare il paese e godersi l’incomparabile panorama di Labro con il Terminillo innevato. Sarà possibile in seguito, istituire in collaborazione con la città di Rieti, un servizio di battelli per risalire il corso del Velino fino a Rieti».

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