Terni, Piediluco: si mette mano al sistema fognario. Non mancano le lamentele

Lungo iter in conferenza di servizi per lo studio di fattibilità del SII

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di S.F.

Risolvere i problemi delle linee fognarie con problemi di contropendenza e di scarico per una generale ottimizzazione del sistema. C’è questo obiettivo dietro ad una lunga procedura in corso – il proponente, il SII, ha presentato istanza lo scorso 19 settembre – in Comune legata a Piediluco, in particolar modo per piazza della Resistenza ed il lungolago: coinvolti Mibact, Regione, Arpa, Usl Umbria 2 e Comune di Terni che, ora, ha riaperto i termini, dopo la trasmissione della documentazione integrativa richiesta. Se ne occupa il funzionario tecnico Federico Nannurelli.

C’è chi si lamenta

Al centro dell’attenzione c’è lo studio di fattibilità predisposto dalla società partecipata del Comune per ottimizzare l’impianto fognario di questa zona di Piediluco: le abitazioni interessate sono quelle di piazza della Resistenza e di due vicoli che vanno verso il lungolago. La soluzione è la realizzazione di una nuova stazione di sollevamento dotata di impianto elettrico di comando e controllo delle apparecchiature installate: la conferenza di servizi in corso è propedeutica all’avvio dell’operazione. C’è chi ha mosso una contestazione nel corso dell’iter, vale a dire l’associazione Amici di Piediluco, motivo? «L’intrusione particolarmente impattante del box di ricovero del gruppo elettrogeno nel contesto paesaggistico del lago». Per il resto sono state chiesti documenti in più e ora si va verso la fine del percorso.

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