Terni, polveri sottili: «Dicembre nero»

Rifondazione Comunista alza la voce: «Tutti i giorni, è stato superato il limite giornaliero di concentrazione del PM10»

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di Rifondazione Comunista
Federazione di Terni

Ci risiamo. È bastato che iniziasse il periodo invernale perché il livello di polveri sottili presenti nell’aria del nostro territorio superasse il livello massimo stabilito dalla normativa. I dati forniti dalle centraline dell’Arpa evidenziano che dal 1° dicembre, tutti i giorni, è stato superato il limite giornaliero di concentrazione del PM10 stabilito dalla normativa di 50 µg/m³ con picchi che hanno raggiunto perfino i 132 µg/m³.

La media mensile fatta registrare dalle centraline è di 77,86 µg/m³ a Borgo Rivo, 83,27 µg/m³ a Carrara e 87,96 µg/m³ a Le Grazie. Nei soli mesi di dicembre e novembre si è superato il valore limite più di 35 volte che rappresenta il numero dei superamenti consentiti in un anno intero. Anche il PM2,5, più pericoloso del PM10, supera tutti i giorni abbondantemente il livello di allarme raggiungendo a Le Grazie la preoccupante media mensile di 75,23 µg/m³.

La situazione è ancora più allarmante dopo lo studio pubblicato dall’Arpa Umbria che ha messo in relazione la mortalità con il livello di inquinamento delle polveri sottili. Ormai da anni questa situazione si ripresenta sempre uguale all’inizio dell’inverno per cui non si può più parlare di emergenza ma purtroppo di “normalità”.

Rifondazione Comunista ritiene ormai irrimandabile la predisposizione di misure strutturali che consentano di ridurre la quantità di polveri sottili presenti nell’aria che riguardano i tre principali fattori inquinanti: il traffico, il riscaldamento e le emissioni industriali. Già all’inizio del 2016 chiedevamo, insieme ad un largo fronte di soggetti, uno scatto si responsabilità circa la pericolosa situazione delle poveri, unitamente ad un piano strutturale di intervento. Un appello rimasto inascoltato.

Queste misure strutturali richiedono tempi che la criticità della situazione non permette di attendere per cui è necessario, nel frattempo, stabilire un protocollo di intervento da mettere in atto ogni volta che per alcuni giorni le polveri superino i livelli consentiti, che contenga provvedimenti quali: il blocco totale del traffico, lo spazzamento e l’innaffiamento delle strade, il divieto di acceso in città del traffico pesante, l’informazione ai cittadini, attraverso tabelloni luminosi, che segnalino le situazione più critiche.

L’amministrazione comunale si limita invece a prendere atto dei dati delle centraline senza predisporre alcun intervento significativo se non quello della limitazione del traffico nelle zone adiacenti al centro, provvedimento che oltretutto è stato sospeso, in accordo con i commercianti, fino al 9 gennaio, non tenendo in alcun conto la criticità della situazione ambientale che i dati delle centraline evidenziano sempre più preoccupante e pericolosa per i cittadini.

La mancata applicazione di regole ferree da parte dell’amministrazione, l’assenza di un piano di azione di lungo respiro, la leggerezza con la quale si evita di intervenire con specifiche ordinanze certifica, una volta di più la debolezza esecutiva che caratterizza questa amministrazione sul piano ambientale, accentuando e sottostimando i rischi a cui siamo tutti pericolosamente esposti.

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