Terni, processionaria: scuola ‘infestata’

Terni, c’è preoccupazione fra i genitori degli alunni della Carducci di borgo Rivo. Che si sono rivolti all’Usl ma – finora – senza risultati

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La scuola Carducci

La scuola Carducci

C’è una certa preoccupazione fra i genitori degli alunni della scuola primaria Carducci di borgo Rivo per la presenza, sulle piante e all’interno di cortile dell’istituto, di larve di processionaria. Il caso, non il primo, è stato già segnalato alla Usl2 e quindi ai vigili del fuoco, ma ad oggi non è stato ancora attuato alcun intervento di disinfestazione.

Larve pericolose La processionaria – il nome è dovuto al fatto che le larve si muovono in fila indiana – rappresenta un pericolo per le piante che infesta, i pini in particolare, ma anche per gli animali e per l’uomo. Le larve sono infatti ricoperte di pelo urticante che può causare semplici irritazioni – ma piuttosto pericolose in soggetti allergici – fino a gravi conseguenze se il contatto avviene con mucose, occhi o bocca. Rischi che si moltiplicano se, per qualsiasi ragione, le stesse setole e i loro frammenti vengono inalati o ingeriti.

Le larve nel cortile della Carducci

Le larve nel cortile della Carducci

I genitori «La situazione si ripete ciclicamente e quest’anno è emersa in anticipo a causa del clima mite – denuncia la madre di una bimba che frequenta la ‘Carducci’ -. La scuola si è attivata per risolvere il problema, che è stato portato all’attenzione della Usl e dei vigili del fuoco. Serve però una disinfestazione  che quest’ultimi non possono eseguire. Il fatto è che i bambini, come è normale, vengono spesso portati nel cortile a giocare e proprio lì si trovano le larve».

Rischi «Mia figlia soffre di alcune allergie e in una situazione del genere non posso stare tranquilla – spiega la mamma -. Lo scorso anno un bimbo ha avuto problemi seri di salute in seguito al contatto con le larve di processionaria. Tutto si è poi risolto nel giro di poco tempo ma i rischi ci sono ed è il caso che l’azienda sanitaria faccia ciò che gli compete, ovvero disinfestare gli spazi». La situazione è stata segnalata anche al consigliere comunale Francesco Filipponi che ha a sua volta contattato l’assessorato comunale alla scuola chiedendo di interessare gli uffici competenti, di concerto con la direzione della scuola Carducci.

I casi La lotta ai ‘bruchi’ è obbligatorio in Italia dal 1998, in particolare nelle aree a rischio infestazione. I metodi sono diversi, di carattere meccanico – attraverso trappole a forma di imbuto – ma anche biologico e chimico. Di recente in una scuola di Capuozzo di Marghera (Venezia) in otto – un’insegnante e sette bambini – sono finiti in ospedale in seguito ad irritazioni cutanee causate dalla processionaria. L’istituto è stato poi chiuso per le necessarie operazioni di disinfestazione.

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