Terni, prostituta ‘raggirata’ e assolta

Un cliente l’aveva pagata con quattro banconote false da 50 euro. Lei aveva cercato di ‘piazzarne’ una ed era finita nei guai

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Era il marzo del 2014 e lei – così aveva spiegato agli inquirenti la giovane, originaria dell’est Europa – da qualche settimana aveva iniziato a prostituirsi per racimolare qualche euro, vista la cronica mancanza di lavoro. Fra i clienti più assidui, un commerciante spoletino di mezza età che, dopo l’ultima ‘prestazione’, l’aveva pagata con quattro banconote da 50 euro, tutte false.

La scoperta La giovane si era resa conto troppo tardi del raggiro – inutili tutti i tentativi di rintracciare il soggetto telefonicamente – ma aveva tenuto con sé una delle quattro banconote, cercando poi di utilizzarla qualche giorno dopo in un negozio di fiori di via Battisti. La titolare si era accorta che quelle 50 euro – pur ben fatte – non erano autentiche e, dopo aver rifiutato il pagamento, aveva chiamato la polizia.

Assolta La ragazza era stata intercettata in zona e al controllo da parte degli agenti, aveva fatto seguito la denuncia per spendita di banconote false. Un’accusa caduta di fronte al tribunale: la giovane – assistita dall’avvocato Francesca Carcascio – ha sempre dichiarato di aver utilizzato involontariamente le 50 euro ‘fasulle’ e mercoledì mattina, a circa due anni di distanza dal fatto, il gip di Terni Margherita Amodeo ha emesso sentenza di ‘non doversi procedere’ perché ‘il fatto non costituisce reato’. Contestualmente il giudice ha dichiarato l’inutilizzabilità degli atti acquisiti in fase di indagine.

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