Terni: quasi 22 anni di carcere per la droga di ‘Est’. Sei le condanne

Gli arresti erano scattati lo scorso giugno. In manette anche una parrucchiera ternana e appartenenti al tifo organizzato del ‘Liberati’

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Quasi 22 anni di reclusione: sono stati inflitti lunedì mattina dal tribunale di Terni – giudice Simona Tordelli – con le modalità del rito abbreviato alle sei persone arrestate lo scorso giugno nell’operazione antidroga ‘Est’ condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni. Al centro dell’indagine, un’intensa attività di spaccio di droga su Terni – cocaina ed hashish – basata su solidi canali di rifornimento a Napoli e nella zona di Roma.

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Le condanne

Il tribunale ha sostanzialmente accolto le richieste formulate in aula dal pm Marco Stramaglia, comprese fra 3 anni e 4 mesi ed 8 anni di reclusione, riconoscendo a tutti gli imputati le attenuanti generiche. Il 39enne napoletano Arturo Esposito è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, il 25enne – anche lui di Napoli – Giuseppe Improta a 5 anni e 10 mesi, la 55enne ternana Tiziana Iacuzzo a 3 anni e 4 mesi, il 31enne tunisino Slim Rozzanelli a 3 anni e 2 mesi e il 40enne ternano Juri Ascani a 3 anni. Tutti, ad eccezione della Iacuzzo a cui sono stati contestualmente concessi gli arresti domiciliari, si trovano in carcere. A difendere i sei c’erano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Guido Maria Rondoni e Antonio Iavarone. Scontati gli appelli da parte delle difese, per ottenere una revisione – in un senso favorevole ai propri assistiti – rispetto a quanto deciso con il giudizio di primo grado.

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L’inchiesta

L’indagine dell’Arma e della procura ternana era partita nel settembre del 2021, con il ‘monitoraggio’ dell’appartamento dell’Ascani, nel centro di Terni, ritenuto una sorta di ‘centro di smistamento’ della droga, quest’ultima proveniente soprattutto da Napoli. Con il passare del tempo gli inquirenti avevano individuato nell’Improta e nell’Esposito i due principali fornitori del ‘giro’, ma capaci anche – durante i loro periodi di permanenza a Terni, dove affittavano stanze all’interno di residence – di rifornire direttamente alcuni clienti che erano riusciti a procacciarsi. In questo contesto il Giuli, di Monte Porzio Catone (Roma), avrebbe rappresentato un ulteriore canale di rifornimento per l’Ascani, pronto però – quando il debito del 40enne ternano iniziava a farsi consistente – a minacciare, picchiare e mettere in atto azioni estorsive come quelle di impossessarsi di beni (un’auto e uno scooter) di proprietà del suo debitore. Infine la Iacuzzo e il Rozzanelli sono stati ritenuti responsabili di numerosi episodi di spaccio, la prima anche utilizzando come base il proprio negozio di parrucchiera, il secondo evadendo dagli arresti domiciliari in cui si trovava ristretto oppure incaricando ‘cavallini’ pronti ad entrare in azione per conto del 31enne, incaricati anche di saldare i debiti con il fornitore Esposito. Il nome dell’operazione – ‘Est’ – è legato al legame di due degli arrestati con il mondo ultras di Terni, l’Ascani – secondo gli inquirenti – alla curva Est dello stadio ‘Liberati’ e il Rozzanelli alla Nord.


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