Terni, Radio Subasio ‘stoppata’ dal Comune

Torna d’attualità la diatriba su antenne e inquinamento elettromagnetico a Miranda. ‘Niet’ anche da Arpa per il nuovo impianto

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‘Stop’ del Comune di Terni all’installazione di una nuova antenna – formalmente indicata come «sostituzione di un traliccio esistente per il supporto a sistemi radianti-ponte radio» – da parte di Radio Subasio nella zona di Miranda monte. La decisione assunta dal Suape (‘Sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia’) si basa sui pareri non favorevoli forniti dal dipartimento di Terni di Arpa Umbria e dell’Unità operativa ambiente e sistema-aria del Comune di Terni rispetto all’istanza presentata dalla proprietà della nota radio. Ora quest’ultima avrà dieci giorni di tempo per depositare le proprie osservazioni in merito alla decisione dell’ente.

Miranda

‘No’ in serie L’istanza per dare seguito all’intervento era stata presentata lo scorso luglio. Nel tempo, però, sono arrivati i ‘niet’ di Arpa Umbria – per la carenza delle misurazioni fornite «che non rendono possibile la caratterizzazione dello stato attuale del fondo elettromagnetico del sito radio televisivo di Miranda» – e dell’Unità operativa ambiente del Comune, «visto che dalla documentazione presentata si evince che l’intervento riguarderà sia gli impianti trasmissivi dell’emittente Radio Subasio sia quelli dell’emittente Radio Suby, ma per quest’ultima non è presente alcuna autorizzazione alla variazione del sistema radiante da parte del ministero dello Sviluppo economico».

Giovanni Barbanera

Miranda ‘elettromagnetica’ Proprio la frazione che guarda Terni dall’alto, era stata teatro – lo scorso agosto – della clamorosa protesta ‘a suon di catene’ da parte dell’ingegnere Giovanni Barbanera. Un’azione clamorosa, poi rientrata a seguito dell’incontro con il direttore generale Arpa, Walter Ganapini, e la promessa di avviare un monitoraggio h24 delle emissioni elettromagnetiche a Miranda, con tanto di monitor per conoscere i dati. La battaglia dell’ingegnere ternano non è l’unica contro le ‘antenne’ della frazione, visto che lo stesso comitato composto da cittadini – assistito dall’avvocato Valeria Passeri – aveva evidenziato in diverse occasioni i rischi esistenti per la salute, invocando uno spostamento degli impianti in una sede meno ‘impattante’.

La diffida Lo stesso avvocato Passeri, lo scorso 30 dicembre, aveva ‘diffidato’ il Comune di Terni per la mancata delocalizzazione degli impianti di radiodiffusione: «È evidente – afferma il legale – che con gli ultimi riscontri da parte del ministero dell’Ambiente e del diniego dell’istanza presentata da Radio Subasio al Comune di Terni, per vedere ampliato il proprio impianto radio, nonché a fronte del parere negativo reso da Arpa Umbria in merito a tale progetto, abbiamo avuto l’ennesima conferma della bontà delle nostre ragioni. Ragioni che impongono ora al Comune di adottare provvedimenti indifferibili e urgenti che diano finalmente esecuzione, senza ulteriori scusanti, alla delibera consiliare del 29 dicembre 2015 di delocalizzazione degli impianti di radiodiffusione, concentrati in un’area paesaggisticamente vincolata e peraltro abitata, con evidenti ricadute anche sulla salute degli abitanti».

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