Terni, rifiuti e negozi: parco urbano addio?

L’area dello Staino dovrebbe essere la ‘Porta sulla Valnerina’, ma il Comune ci vuole mettere un Cerd e due insediamenti commerciali: la politica si divide

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di M.T.

Che hanno a che fare un paio di strutture commerciali – due ‘blocchi’ separati, diciamo per un totale di oltre 7 mila metri quadrati – e un così detto ‘Centro ecologico di raccolta differenziata’ (Cerd), con un parco urbano? Niente, evidentemente. Ma a Terni c’è chi non la pensa così.

Staino giostreIl ‘parco’ Tanto che tutto quel ‘ben di Dio’ vorrebbero piazzarlo nell’area di vocabolo Staino, quella che sta al fianco della pineta Centurini (da dove, per capirci, si piazza il Luna Park o si attendano i circhi e fino alla grande stazione di servizio ‘self service’ esistente) e che, appunto, doveva essere quella ‘Porta sulla Valnerina’ della quale si favoleggia da tempo. Una soluzione che piace ad una parte almeno della giunta comunale; che piace di sicuro alla famiglia Brocani, proprietaria di una bella fetta di quell’area; che certamente interessa alla Trading Promotions dell’ex sindaco Mario Todini, che avrebbe già in mente un progetto da condividere con Brocani; ma del quale sono in molti a non comprendere bene il senso.

Staino brocani giostre5Il Cerd Tanto che la prima commissione del consiglio comunale, che mercoledì ha fatto un sopralluogo, starebbe preparando un ‘appunto’ nel quale si chiede di ripensare alla delibera che la giunta comunale ha votato a gennaio e nella quale si propone al consiglio di votare per il posizionamento di un ‘Centro ecologico di raccolta differenziata’ (Cerd) in un angolo di quel vocabolo Staino. Anche alla luce di un documento, datato 25 febbraio 2013, nel quale la direzione urbanistica faceva presente che «considerate le previsioni urbanistiche, si evidenzia la problematicità della realizzazione di un centro di raccolta nella zona Staino, destinata a parco cittadino».

Staino brocani giostre3Le aree commerciali Poi c’è tutta la partita delle due aree commerciali che si vorrebbero realizzare: la prima, a ridosso del fiume e in un’area di proprietà comunale, dovrebbe avere una superficie di circa 3 mila metri quadrati; mentre la seconda, nelle vicinanze della stazione di servizio e di proprietà dei Brocani, dovrebbe occuparne circa 4 mila. Ospitando attività di vendita non ancora identificate con precisione, ma che dovrebbero essere selezionate con cura, visto che soprattutto la seconda si troverebbe proprio di fronte al supermercato Coop. Ma questo, se mai, sarà un problema da affrontare in un secondo momento.

I favorevoli Quello che viene evidenziato, dai fautori del progetto, è che tutta l’operazione permetterebbe al Comune di incassare qualche milione di euro, vincolando la costruzione dei due blocchi commerciali alla realizzazione, da parte dei privati, della strada che costeggerebbe il fiume e andrebbe in direzione della Valnerina e della prima parte – quella facile da fare – della ‘bretella’ di collegamento con la strada di Santa Maria Maddalena.

Staino brocani giostreIl parco Quello che invece non convince, per esempio, i consiglieri comunali che hanno fatto il sopralluogo, è che cemento e raccolta differenziata andrebbero un pochino a confliggere con l’idea di parco urbano che ci si era fatti – e che era pure stato messo ‘nero su bianco’ – per quella zona della città.

La memoria E allora umbriaOn ha pensato di chiedere un parere a Marco Malatesta, ex assessore all’urbanistica del Comune di Terni: «Non voglio entrare nel merito della discussione aperta nella commissione consiliare – dice Malatesta – ma rispondo volentieri alle vostra domanda per dire le motivazioni che nel 2013 ci spinsero a dire no, ad entrambe le proposte. Valutammo contrario allo spirito, se non anche alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore e al buon senso, collocare una raccolta di rifiuti, ancorché ben mascherata e realizzata, all’interno di un parco. Guardando oggi quell’area,visto l’uso e il degrado, può apparire possibile, collocare la raccolta di rifiuti, ma se la consideriamo una parte fondamentale dello sviluppo turistico della città è uno dei pochissimi, se non l’unico, luogo dove realizzare il bosco cittadino, allora andranno prese in considerazione le altre soluzioni proposte dalla direzione del patrimonio».

Marco Malatesta

Marco Malatesta

Il privato Per quanto riguarda «la trasformazione della proprietà ‘Brocani’ da verde pubblico in perequazione, quindi da cedere gratuitamente al Comune, a edificabile con destinazione anche commerciale – spiega l’ex assessore – ci sembrò semplicemente inaccoglibile. Non vi era alcun interesse pubblico alla variante che avrebbe determinato solo una valorizzazione immobiliare di un’area privata, con l’aggravante di generare anche una diminuzione dell’Imu a carico della proprietà. Credo che la città di Terni non abbia bisogno di nuove aree commerciali, il Prg ne prevede già moltissime, mentre, c’è sicuramente bisogno di verde pubblico».

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