Terni, rifiuti urbani e Taric: ok a modifiche regolamenti. Di mezzo ci finisce la cena Asm

Al centro dell’attenzione soprattutto il tema legato a sanzioni e bici abbandonate. La minoranza chiede delucidazioni sull’evento serale di martedì

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Grigioni, Masselli, Sassi e Scarcia

Quattro favorevoli, due contrari, un astenuto e via libera in III commissione alla doppia modifica del regolamento legata alla gestione dei rifiuti urbani e alla Taric. Giovedì pomeriggio l’approvazione a palazzo Spada tra un iniziale attacco sulla cena Asm di martedì, il nodo biciclette abbandonate ed i mutamenti del quadro sanzionatorio. Nel contempo l’Auri – di mezzo in tutto questo discorso ci sono anche loro e soprattutto Arera – ha dato il semaforo verde al Documento unico di programmazione 2023-2025, che pubblichiamo in link.

GESTIONE RIFIUTI URBANI E TARIC: ‘REVISIONE’ – I DETTAGLI
IL DUP 2023-2025 DELL’AURI – DOCUMENTO (.PDF)

Gentiletti, Pasculli e Simonetti

La discussione

Si inizia subito con un po’ di caos perché Alessandro Gentiletti (Senso Civico) chiede delucidazioni su ciò che è accaduto martedì sera, richiamando la nota inviata in mattinata che coinvolge anche il M5S: «Convocare i vertici Asm per far luce sulla cena natalizia. Chi ha organizzato e chi ha pagato i costi? Suscita molte domande la storia e serve rispondere». Poi si entra nel merito delle questioni grazie in particolar modo ai dirigenti presenti, vale a dire Paolo Grigioni (ambiente) e Gioconda Sassi (polizia Locale), in aula per supportare gli assessori Orlando Masselli e Giovanna Scarcia: «In sostanza – le parole del titolare al bilancio di palazzo Spada – sono modifiche regolamentarie dovute per legislazione Arera. Entrano in vigore il 1° gennaio». Il focus si è subito concentrato sulle biciclette abbandonate – l’argomento più a portata di mano, seppur anche questo molto tecnico a livello normativo -, il nuovo quadro sanzionatorio con l’aumento degli importi massimi ed i condomini. «Cosa cambia per i cittadini? Non c’è nulla per aiutare le realtà condominiali più in difficoltà. A me è giunto un conguaglio Taric da 13 euro, se li sommiamo tutti è un bel vantaggio per il gestore. La Taric non ha risolto il problema». Federico Pasculli (M5S) ha chiesto lumi sull’iter per il recupero rottami delle biciclette ed i costi per la rottamazione. Tutte questioni alle quali ha risposto Grigioni: «Possono essere considerate come prodotti sottonibili al riuso e la pubblica amministrazione procede con un’ordinanza di rimozione. Se non avviene, si fa in danno», ha ricordato.

IL REGOLAMENTO GESTIONE RIFIUTI URBANI IN VIA DI APPROVAZIONE – DOCUMENTO (.PDF)
IL REGOLAMENTO TARIC IN AGGIORNAMENTO – DOCUMENTO (.PDF)

Ferranti e Orsini

Avviso pubblico in vista?

Sponda polizia Locale la Sassi ha voluto mettere in evidenza che nel regolamento dei rifiuti urbani è stata inserita la «mancata pulizia dell’area occupata dagli spettacoli viaggianti. Il riuso delle biciclette? Dovranno essere individuate delle associazioni che lo fanno, non ci sono costi. Forse si farà attraverso un avviso pubblico». Infine il curioso scambio con Michele Rossi di Terni Civica («come facciamo a capire quando sono abbandonate o meno?»), Masselli che tira in ballo un atto di indirizzo 2019 proprio sul tema del principio di abbandono delle bici e le votazioni. Per il Pef 2023 c’è da attendere.

I dati Sii contenuti nel Dup 2023-2025 di Auri

La nota M5S-Senso Civico: Titanic e cene

«Noi non banchettiamo sul Titanic. È bene – la nota inviata giovedì mattina – che i ternani sappiano che i nostri gruppi consiliari sono stati gli unici a declinare l’invito che per la prima volta, in quattro anni, Asm ha inteso rivolgere a tutte le consigliere e i consiglieri comunali, anche di opposizione, per una cena di Natale a spese dei contribuenti e pagata coi salassi dei conguagli della Taric. Giusto ricordare che negli anni passati l’opposizione è stata esclusa da simili ricorrenze, come se Asm dovesse rispondere solo ad una parte politica, a dispetto di quanto dispone la legge, che ritiene il consiglio comunale nella sua interezza proprietario della controllata. Abbiamo declinato l’invito della nuova compagine societaria, non abbiamo mai condiviso, sul piano politico, le nomine fatte dal sindaco di Terni quattro anni fa. Abbiamo chiesto più volte e chiediamo ancora una volta le dimissioni del presidente di Asm. Non solo non ha rilanciato quella che era la nostra società e non ha presentato un piano di ristrutturazione dei debiti, ma ha permesso che la nostra controllata fosse svenduta, venendo a sostenere una operazione senza soldi contro cui da soli insieme alla città abbiamo fatto opposizione. Nei prossimi giorni chiederemo la convocazione dei vertici dell’azienda, per conoscere i costi dell’iniziativa autocelebrativa e del banchetto che i potenti hanno fatto con le tasse dei ternani. Vogliamo sapere chi ha pagato cosa e come. Quello che per ora emerge dai racconti di chi era presente è davvero uno schiaffo in faccia alla città, la narrazione di una classe politica autoreferenziale e grottesca, incapace di comprendere i confini del buongusto, che festeggia sul Titanic, tra karaoke e trenini, facendo cene di gala mentre i ternani pagano tariffe da record e le attività chiudono anche per i costi della Taric».

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