Terni, ripresa consiglio con ‘passo falso’

Problemi tecnici: salta lo streaming per la discussione legata al caso Federighi. In arrivo spesa da 80 mila euro per l’ammodernamento del sistema informatico

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Accensione di un mutuo da 80 mila euro per l’ammodernamento del sistema informatico comunale. A giudicare da ciò è accaduto lunedì pomeriggio a Terni è una spesa – al netto della cifra – che non guasta: il consiglio straordinario per discutere del caso legato a Raffaello Federighi si è svolto senza diretta streaming, con tanto di sospensione temporanea alle 15 per cercare di venirne a capo. Alla fine nulla di fatto – non c’è stata alcuna votazione oltretutto – e caricamento che avverrà nelle prossime ore: ripartenza con problema tecnico a palazzo Spada.

Il segretario generale del Comune Giampaolo Giunta

Telefonate e streaming

In aula consiliare era presente anche il segretario generale del Comune, Giampaolo Giunta. È lui ad aver chiesto a più riprese – fase iniziale della discussione – come fosse la situazione per capire come muoversi: a quel punto è scattata la telefonata al presidente del consiglio Francesco Maria Ferranti per la sospensione. Nella speranza di poter riattivare lo streaming. Tentativo a vuoto nonostante gli sforzi – problematica non dovuta a loro – di Sebastiano Pasero e Simona Coccetta. È stato poi ribadito che la pubblicizzazione della seduta può avvenire anche in differita per essere in ‘regola’ e non necessariamente in diretta. Nulla di grave. Certo, non il massimo a livello di ripartenza.

Palazzo Spada

Sistema obsoleto. La sicurezza

A stretto giro a palazzo Spada ci sarà un ammoderamento dell’intero sistema. Questione di obsolescenza: «Nonostante le richieste – si legge nel documento firmato dal dirigente Andrea Zaccone – inoltrate negli anni, gli ultimi investimenti concessi per l’ammodernamento delle apparecchiature informatiche sono risultati insufficienti con la conseguenza di un invecchiamento delle apparecchiature stesse con notevoli difficoltà per gli utenti e con il rischio di non poter rispettare adempimenti normativi che potrebbero comportare per l’ente l’applicazione di sanzioni civili, penali e amministrative». Quadro chiaro. Dunque? Previste acquisizioni riguardaniti hardware/software per Ced – aggiornamento del software di base del centro di calcolo del Comune -, uffici e servizi: «Molte delle macchine dell’attuale parco in dotazione dell’ente risultano essere non adeguate anche per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza legati al trattamento dei dati personali/sensibili. L’intenzione della direzione servizi digitali-innovazione è di continuare la sostituzione delle macchine dando priorità a quelle che risultano ormai obsolete e a quelle non adeguate al compito che devono svolgere sia per problemi di prestazioni che di sicurezza». ‘Solo’ 18 mila euro sono per i personal computer.

Dematerializzazione, convocazioni e videosorveglianza 

Parte delle risorse è destinata all’acquisto di nuovi applicativi: «Potranno essere automatizzati – viene specificato – nuovi servizi in collaborazione con le direzioni interessate come la dematerializzazione delle sedute del consiglio comunale, la realizzazione di un sistema che permetta l’eliminazione dei documenti cartacei che vengono distribuiti ai consiglieri con la possibilità di gestire le convocazioni con sistemi multicanale (Pec, Sms, etc.) e di consultare la  documentazione mediante strumenti elettronici (Pc, tablet, smartphone) anche durante la seduta». Infine la videosorveglianza con l’estensione del sistema attraverso l’installazione di nuove telecamere.

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