Terni, rissa in centro: carcere confermato

Restano ‘dentro’ le quattro persone arrestate in seguito ai gravi fatti accaduti all’alba di sabato. Denunciato un quinto soggetto

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Restano in carcere tutti e quattro i soggetti arrestati dagli agenti della squadra Mobile di Terni in seguito alla rissa scoppiata all’alba di sabato in vico del Serpente e proseguita per le vie del centro storico, fino in piazza Solferino. Lo scontro era stato fra due fazioni: da un lato due dominicani di 22 e 24 anni, dall’altro un cittadino egiziano di 18 anni e un marocchino di 20, quest’ultimi due senza fissa dimora e tutti – ad eccezione del 24enne – con precedenti di polizia.

Vico del Serpente

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Carcere Lo ha deciso il giudice Barbara Di Giovannantonio al termine dell’udienza per direttissima che si è tenuta lunedì in tribunale. In seguito alle indagini sull’accaduto, gli agenti della squadra Mobile di Terni, coordinati dal dirigente Davide Caldarozzi, nella giornata di sabato avevano arrestato i quattro. A tutti il pm Raffaele Pesiri ha contestato il reato di rissa aggravata.

Le motivazioni A riportare le ferite più gravi era stato il 20enne del Marocco, colpito all’addome dal 22enne dominicano con una bottiglia rotta. Il giudice ha così accolto la richiesta formulata in aula dal pm, evidenziando non solo il rischio di reiterazione del reato e la pericolosità dei soggetti, ma anche i futili motivi – il furto di una bici e qualche parola di troppo rivolta a due ragazze che erano in compagnia dei nordafricani – alla base del fatto, ma anche l’uso di oggetti atti ad offendere. Bottiglie di vetro spaccate, sì, ma anche un coltello. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 21 settembre. I quattro sono difesi dagli avvocati Roberto Migno, Federica Grimani e Francesco Gaglianò. Non è escluso l’accesso a riti alternativi.

Indagini Intanto la polizia di Stato ha rintracciato, denunciato ed allontanato da Terni – con foglio di via obbligatorio emesso dal questore Antonino Messineo – il quinto partecipante alla rissa. Si tratta di un 19enne nigeriano, in regola con il soggiorno e residente a Pesaro. Agenti al lavoro per rintracciare il sesto e ultimo soggetto individuato a seguito delle indagini.

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