Terni, rissa notturna: arrestate due persone

Botte da orbi in via Carrara nella notte fra mercoledì e giovedì. Coinvolte fra le venti e le trenta persone. Feriti due agenti di polizia

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Botte da orbi, nella notte fra mercoledì e giovedì a Terni, nei pressi del locale Masa Cafè di via Carrara. Più soggetti – la stima è fra le venti e trenta persone di origini straniere – sono venuti alle mani e le forze dell’ordine, carabinieri del Norm e squadra Volante della questura, sono dovute intervenire per sedare la max rissa e identificare i coinvolti. Gli accertamenti si sono conclusi con due arresti in flagrante e due agenti della polizia di Stato feriti, in maniera fortunatamente non grave (escoriazioni, ecchimosi e traumi da contatto).

L’allarme A lanciare l’allarme sono stati diversi cittadini che intorno alle 2.20 di giovedì notte hanno tempestato di telefonate il 113 per segnalare la ‘guerriglia urbana’ fatta anche di lanci di bottiglie e altri oggetti. Due le Volanti giunte sul posto unitamente ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile. Alla vista delle forze dell’ordine, alcuni dei coinvolti si sono dileguati in tutta fretta fra i vicoli della zona, mentre altri hanno continuato a darsele di santa ragione, come se nulla fosse, incitati anche da diverse donne presenti.

Arrestati Le forze dell’ordine hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per sedare la rissa, durante la quale un soggetto si è scagliato contro gli agenti della polizia di Stato ed un altro contro i militari intervenuti in ausilio. I due uomini – entrambi dominicani di 48 anni e 20 anni – sono stati condotti in questura e messi a disposizione del pm Elisabetta Massini che ne ha disposto l’arresto per rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La misura è stata convalidata giovedì pomeriggio dal giudice Barbara Di Giovannantonio che ha applicato ad entrambi la custodia cautelare ai domiciliari.

Situazione critica La zona dove il fatto è avvenuto, e lo stesso locale, non sono nuovi ad episodi del genere, nonostante il monitoraggio continuo attuato dagli organi preposti. Una situazione ‘a rischio’ denunciata più volte dai residenti e non solo ma che, stando ai fatti e nonostante le misure prese in passato dalla questura, non ha ancora trovato una soluzione.

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