Terni, San Valentino: ‘trasloco’ indigesto

Un gruppo di fedeli replica al vescovo: «Le firme raccolte sono autentiche. Ennesimo duro colpo per la nostra parrocchia»

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«La funzione per il Patrono si celebrerà in cattedrale con le reliquie del Santo»: così, sollecitato da alcuni fedeli, si era espresso monsignor Giuseppe Piemontese sul caso-San Valentino, in occasione dell’assemblea ecclesiale diocesana di domenica scorsa. Il vescovo aveva poi elencato tutta una serie di ragioni – tecniche, pastorali e istituzionali – alla base della decisione, irreversibile.

VALENTINO, SANTO CHE NON TROVA PACE

La reazione Parole che, però, non hanno placato il dibattito attorno alla vicenda, anzi. A farsi sentire, questa volta, è un nutrito gruppo di fedeli del Santo dell’amore, contrari da subito all’ipotesi-trasloco, per quanto temporaneo – dal 12 al 14 febbraio in pratica – possa essere. Sono gli stessi che nei giorni scorsi hanno fatto recapitare al vescovo la lettera con le firme di centinaia di persone che chiedono che le reliquie del Santo rimangano nella ‘sua’ basilica, senza trasferimenti di sorta.

«Firme autentiche» «È stato detto – attaccano i parrocchiani – che quelle firme sono state raccolte in modo poco chiaro, senza fornire alcun riferimento sulla provenienza. Ma quella lettera, sottoscritta da centinaia di fedeli assolutamente convinti della propria azione, è chiarissima e la diocesi non può non tenerne conto».

«Duro colpo» Ai fedeli, che puntano il dito anche sui rischi ‘tecnici’ che un’operazione del genere comporta («Quella teca è ‘blindata’ e chi a suo tempo aveva eseguito il lavoro, si è sempre dichiarato contrario a qualsiasi intervento di rimozione»), l’ipotesi non va giù: «La nostra è la parrocchia più povera della città e questo rappresenterebbe un ennesimo duro colpo. A questa antichissima tradizione ci tengono tutti, non solo chi crede o frequenta la chiesa, ma tanti comuni cittadini devoti al Santo».

La lettera Nella lettera recapitata al vescovo nei giorni scorsi, così veniva scritto:
Stimatissimo Monsignor Giuseppe Piemontese Vescovo della Diocesi di Terni Narni Amelia, i presenti sottoscrittori, cittadini ternani e fedeli tutti, animati da profonda devozione per il Santo Patrono Valentino, supplicano il Vescovo Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Pimontese affinché, nella Sua qualità di pastore della Comunità cristiana della città di Terni, desista dalla volontà di spostare in Cattedrale le Sacre spoglie del Santo Valentino, dal 6 al 14 febbraio, come proposto e preannunciato in sede di Consiglio Pastorale Diocesano n. 3, tenutosi il 20 settembre scorso presso Villa Spirito Santo. Con la presente intendono sottolineare come una simile iniziativa non produrrebbe un maggiore avvicinamento alla Chiesa, quanto piuttosto una profonda ferita difficile da rimarginare; inoltre proibirebbe, nel dies natalis del Santo, a molti dei devoti di raccogliersi in preghiera e salire come pellegrini sul colle valentiniano, come avviene da oltre 400 anni, luogo in cui il Santo venne sepolto dopo il tremendo martirio subito in nome della propria e della nostra fede. Gli scriventi ritengono utile richiamare alla Sua attenzione i numerosi eventi prodigiosi accaduti durante le solennità valentiniane nel corso dei secoli, attraverso i quali il Santo ha sempre manifestato la volontà di non abbandonare il luogo in cui per millenni fu sepolto e venerato, come ricordato anche ne ‘La storia di Terni’ scritta da F. Angeloni e in altri documenti conservati presso l’Archivio di Stato. Da quando furono rinvenuti i resti mortali, A.D. 1605 e da quando l’Ordine dei Carmelitani Scalzi li ha avuti in custodia, con decreto di Sua Santità Paolo V, la città tutta si è sempre messa in cammino per far visita al Santo Patrono e ringraziare il proprio concittadino del sacrificio versato e dell’amore che Egli ha sempre dimostrato per la sua Terni e i giovani in difficoltà! Molti documenti possono ancora dimostrare le manifestazioni di devozione dei cittadini e del ‘consiglio di credenza’ sempre nel luogo in cui il Santo vuole restare ed essere visitato ovvero la Basilica a Lui dedicata. Con l’auspicio che San Valentino possa intercedere presso l’Altissimo per indicarci la via migliore per onorare la memoria del Santo Vescovo Valentino, La ringraziamo dell’attenzione. Con osservanza. Si allegano le schede contenenti le generalità dei sottoscrittori.

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