Terni, scarico abusivo acque chiare e scure sul lago di Piediluco: scatta l’ordinanza

Sopralluogo di polizia Locale, forestali e Arpa, c’è lo stop in attesa dell’adeguamento

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Uno scarico abusivo di acque chiare e scure provenienti da un’abitazione di Piediluco. Ad accertarlo sono stati il 15 novembre scorso gli agenti della polizia Locale di Terni, i carabinieri forestali e tecnici di Arpa Umbria in seguito alla segnalazione di Marco Di Giampietro, referente dell’associazione Predator Anglers: è questo il motivo che ha portato alla firma di un’ordinanza sindacale per imporre l’interruzione in attesa dell’eventuale adeguamento e della regolarizzazione dell’impianto.

Cosa è successo

In un primo momento si è attivata una guardia ittica per la verifica della segnalazione, dopodiché si sono mossi gli agenti in seguito all’esposto del 24 ottobre. In realtà l’autorizzazione comunale c’era, ma con un problema non di poco conto: risale al 23 ottobre 1986 e nel corso del tempo non è stato rinnovato. Anche perché di mezzo c’è la delibera di giunta del 2019 che imponeva questo passaggio. «Scarichi abusivi di reflui urbani – si legge nel provvedimento – sulle acque del lago, se non monitorati, possono compromettere le qualità delle acque e i suoi parametri. L’autorizzazione è valida per quattro anni dal suo rilascio ed un anno prima della scadenza va chiesto il rinnovo». Per ora c’è l’ordinanza a tutela della pubblica incolumità.

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