Terni: schiaffeggiata al parco per il cane. «Educare i padroni prima degli animali»

Il racconto di una 59enne ternana coinvolta sabato mattina in uno spiacevole episodio in Lungonera Nino Bixio

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«Mi sono avvicinata all’area cani ma una donna presente all’interno, che aveva con sé un meticcio, mi ha detto che il mio cane (un amstaff di 2 anni, ndR) non era ‘gradito’. Io sono rimasta fuori, all’esterno, in attesa che uscisse per evitare di trovarci lì insieme. Invece quando è uscita dall’area, ha iniziato ad urlarmi contro e mi ha colpita con uno schiaffo al volto». A raccontare il fatto, accaduto sabato mattina nei pressi dell’area cani di Lungonera Nino Bixio, a Terni, è una donna ternana di 59 anni, ovvero colei che avrebbe ricevuto lo schiaffo in faccia.

Il racconto

«All’interno c’erano questa donna, che conosco di vista, e un altro signore con un maremmano. Io ero andata lì con il mio cane ma la signora ha subito chiarito che non ci voleva. E così mi sono messa in attesa. Quando dopo circa 5 minuti è uscita, me ne ha dette di tutti i colori: offese, l’accusa che ‘creo problemi’, la minaccia che ‘molto presto il mio cane non lo porterò più in giro’, poi mi ha colpita con violenza al volto, facendomi anche cadere gli occhiali, e se n’è andata. Il primo a soccorrermi è stato il padrone del maremmano, poi sono arrivati i carabinieri e il 118, anche se fortunatamente stavo abbastanza bene, pur scossa».

«Educare i cani? Prima i padroni»

Per la 59enne – che è anche invalida – i sanitari del pronto soccorso del ‘Santa Maria’ hanno stabilito una prognosi di sette giorni salvo complicazioni. Referto medico in mano, ha sporto denuncia in questura, raccontando la sua versione dei fatti e fornendo tutti i dettagli di cui era in possesso. «Il mio cane somiglia molto ad un pitbull e c’è una forte discriminazione, da parte di alcune persone, verso questa razza canina. Non voglio discutere su questo aspetto, che mi lascia comunque perplessa. Nel caso di specie, mi sono limitata a restare fuori dall’area proprio per venire incontro alla richiesta di quella donna ed evitare qualsiasi problema. Il fatto è che pensiamo che i cani siano il problema, animali da educare, quando invece questa ‘esigenza’ di educazione ce l’hanno più i padroni che gli animali. Comunque ho sporto denuncia per lesioni personali e vedremo come andrà a finire».

«Anche il Comune faccia di più»

La stessa 59enne, in un’ottica più generale, chiama in causa anche il Comune di Terni: nei giorni scorsi ha inviato una Pec agli uffici competenti, chiedendo il ripristino dell’area dedicata alla sgambatura di viale Tiro Oro Nobili, chiusa a metà agosto dopo la caduta di un albero, poi tagliato dai vigili del fuoco. «Quello spazio è fondamentale per gli animali e i loro padroni. Finora non ho ottenuto alcuna risposta ma non intendo fermarmi. Senza dimenticare che in diverse aree cani cittadine, dobbiamo fare i conti con insetti, scarse manutenzioni e un rispetto delle regole che lascia a desiderare. Serve più sensibilità verso il benessere degli animali».

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