Terni, nasce senza vista: causa alla Usl

La vicenda risale al 2010 ed è all’attenzione del tribunale. Contestata la ‘morfologica’ eseguita ad Orvieto: chiesto risarcimento

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Uno shock tremendo, quello vissuto nell’aprile del 2010 da una coppia residente in provincia di Terni. I due alla nascita della propria figlia scoprirono che era non vedente a causa di gravi malformazioni a livello oculare. Una terribile realtà emersa come semplice sospetto al momento di effettuare il tracciato pre parto che non aveva evidenziato flussi sanguigni al livello degli occhi, purtroppo confermata alla nascita della piccola.

Il presunto errore Eppure soltanto pochi mesi prima, a fine novembre del 2009, dall’ecografia morfologica effettuata all’ospedale di Orvieto, l’esame più importante del secondo trimestre di gravidanza, non era emerso nulla in tal senso. L’ipotesi dei due genitori, sostenuta da perizie medico legali, è che al tempo lo specialista ostetrico non abbia esaminato correttamente il feto, in base alle linee guida che impongono la valutazione delle orbite e del cristallino. Così solo alla nascita, avvenuta naturalmente all’ospedale di Narni, erano emerse l’anoftalmia destra e la macroftalmia sinistra. In due parole: cecità totale.

Risarcimento? Usl si oppone Sulla base di ciò i due genitori, assistiti dall’avvocato Luca Leonardi del foro di Terni, hanno inviato una richiesta di risarcimento danni alla ex Usl4 – oggi Usl Umbria 2 – a cui fa capo il nosocomio orvietano, evidenziando il presunto errore medico aveva precluso loro la possibilità di una scelta consapevole, se proseguire o meno la gravidanza. Oltre a ciò, sono stati evidenziati i presunti danni biologici, morali ed economici patiti dalla famiglia. Una richiesta a cui l’azienda sanitaria si è opposta, al pari dei tentativi di giungere ad un accordo bonario. Da qui la causa civile intentata dai due alla Usl e ora pendente di fronte al giudice Massimo Zanetti del tribunale di Terni.

L’avvocato Luca Leonardi

Al momento, dopo una consulenza tecnica d’ufficio disposta dal tribunale e perizie di parte eseguite – per conto dei familiari della bimba – dal professor Paolo Oliva e dal dottor Alessio Coletti – il procedimento civile è in attesa che si completi l’accertamento tecnico preventivo chiesto dall’avvocato Leonardi. Un passaggio decisivo per capire che piega prenderà la dolorosa vicenda dal punto di vista legale.

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