Terni, scuola Carducci: «Spostate i bambini»

Il comitato dei genitori in pressing sul Comune: «Appurato che la motivazione del trasferimento anticipato è la sicurezza degli alunni, perché aspettare il 19 aprile?»

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del Comitato genitori della scuola ‘Carducci’ di Terni

Apprendiamo con soddisfazione la pubblicazione della delibera di Giunta n.36 del 9 febbraio, che sancisce, finalmente, l’approvazione dei lavori di adeguamento sismico della nostra scuola.

Apprendiamo anche quanto dichiarato dall’assessore De Angelis, in sede di consiglio d’istituto del 10/02/2017, riguardo al trasferimento anticipato dei bambini, che dovrebbe avvenire il 19 aprile c.a. Considerando che il comitato si è attivato sin da novembre con il fine principale di togliere al più presto i bambini da un edificio la cui vulnerabilità sismica certificata è zero, non possiamo che rallegrarci di fronte alla decisione presa dall’amministrazione comunale in collaborazione con il consiglio d’istituto. Ci poniamo, però, alcuni quesiti rispetto alla tempistica e alla modalità con cui avverrà questo trasferimento.

Ci siamo mostrati sempre più che disponibili ad accettare un trasferimento d’emergenza, riducendo al minimo gli interventi di adeguamento dei locali che dovrebbero accogliere gli alunni della Carducci. I lavori assolutamente necessari, da quel che sappiamo, sono di entità limitata; escludiamo, quindi, che i due mesi che l’amministrazione si è concessa servano per questo adeguamento.

Durante lo stesso consiglio d’istituto l’assessore De Angelis ha anche chiarito alcune questioni riguardanti il trasporto. Il comune sarà in grado di fornire, a partire dal 19 aprile fino alla fine di questo anno scolastico, tre pullman, per un totale di circa centocinquanta posti disponibili, a fronte, però, dei quasi duecentoquindici bambini, che, in base al sondaggio svolto dalla scuola, avrebbero scelto di usufruirne. L’assessore ha anche precisato che il comune, per ora, potrà stanziare solo diecimila euro per trasportare i bambini, coprendo in parte, quindi, la spesa totale, a cui dovranno partecipare, per una cifra che si aggirerà intorno ai quaranta euro mensili, le centocinquanta famiglie che potranno avvalersi di tale trasporto. Se la matematica non ci tradisce all’incirca sessantacinque famiglie dovranno fare un passo indietro. Essendo convinti che l’obiettivo principale da raggiungere sia spostare il più rapidamente possibile i nostri figli da quella scuola, siamo disposti, compatibilmente con le diverse situazioni familiari, a fare questo passo indietro e ad assumerci l’onere di trasportare autonomamente, fino a giugno, i nostri bambini nella nuova sede.

Alla luce di queste considerazioni ci chiediamo, quindi, perché siamo costretti ad attendere due mesi prima che i bambini vengano spostati. Appurato che la motivazione del trasferimento anticipato è esclusivamente la sicurezza degli alunni, che la permanenza nell’attuale edificio mette a repentaglio, quale circostanza insormontabile vieta all’amministrazione di provvedere immediatamente al trasferimento?

Ammettendo anche che questo impedimento esista, ci chiediamo quale priorità abbiano allora i nostri figli nella nostra comunità. Realmente un comune di più di 100 mila abitanti non è in grado di poter mettere a disposizione sin da ora i mezzi per il trasporto degli alunni, tanto più che questi verranno pagati in parte dalle famiglie? Infine ci chiediamo, consapevoli dell’imponderabilità dei terremoti, quali garanzie possa dare l’amministrazione comunale, da qui al 19 aprile, di fronte alla sua incapacità di gestire con tempestività una situazione così gravosa.

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